Trasformare il Paesaggio: Energia eolica e nuova estetica del territorio di Alessio Battistella
Intorno ai ”parchi eolici” permane il dibattito sul degrado o deturpazione del territorio che questi provocano
L’autore di questo testo sostiene invece che le centrali eoliche non solo sono in grado di integrarsi nel paesaggio, ma sono anche in grado di valorizzarlo, rivalutarlo e farsi portatrici di nuovi contenuti formali, simbolici ed estetici, rappresentativi dei luoghi e del tempo che le ospitano.
Certamente le torri eoliche cambiano l’aspetto di un territorio ma tutte le attività umane hanno da sempre causato trasformazioni! Il punto è gestire queste trasformazioni imponendo delle regole e rispettandole.
L’autore, architetto che si occupa da ricercatore dell’integrazione paesaggistica di grandi infrastrutture presso il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Pavia, illustra lo stato dell’arte della diffusione dei generatori eolici in Europa e in particolare in Italia. Analizza il tema da ogni punto vista: la tecnica, la legislazione, la cultura del paesaggio.
La diffusione dei generatori eolici non solo è conveniente e possibile, ma è anche l’occasione di creare un nuovo paesaggio rappresentativo dei nostri tempi e rispettoso dell’identità dei luoghi.
I segni positivi non mancano: esempi olandesi e tedeschi mostrano come la riflessione dei progettisti su questo tema possa portare a buone soluzioni, l’esperienza permette di contare su un vasto patrimonio di indicazioni su come strutturare un impianto eolico nel rispetto dei valori ambientali e del paesaggio.
Buona parte del libro di Battistella è dedicata proprio ai criteri della progettazione, illustrati punto per punto, compreso quello della partecipazione alle scelte degli abitanti dei territori interessati.
Nonostante il persistente conflitto, tutto nostrano, tra un approccio conservativo e un approccio che potremmo definire progettuale anche a causa dell’immenso patrimonio artistico-culturale presente nel nostro territorio, sono molti gli architetti e i paesaggisti che avrebbero la sensibilità necessaria per realizzare progetti complessi come le centrali eoliche.
Le prospettive sono buone, considerando che non è stato ancora sfruttato il potenziale disponibile in ambiente marino ed è ancora allo stato embrionale lo sviluppo del mini e microeolico.