Aimée e Jaguar di Erica Fisher
Berlino, 1942. Lilly Wust è una casalinga tedesca un po’ conformista, di ventinove anni, rimasta sola a crescere i quattro figli tra le ansie della guerra mentre il marito è al fronte. Nell’allucinata finzione di normalità della Berlino martoriata dalla guerra, Lilly conosce Felice, una ragazza di ventun’anni, desiderosa di mondo e di emozioni, che le porta a casa un turbine di vita e di strani amici affascinanti. Tra le due donne nasce subito un affetto istintivo, viscerale, destinato a sfociare nella passione.
La trama
Aimée e Jaguar si amano, si scambiano lettere e poesie, fanno piani per il futuro, stipulano persino un simbolico contratto di matrimonio. Ma Felice nasconde un segreto che non osa confessare neppure al’amata: Felice è ebrea e il loro amore doppiamente proibito finirà crudelmente reciso dall’orrore del campo di concentramento di Bergen-Belsen.
A cinquant’anni di distanza la scrittrice Erica Fisher ha raccolto l’incredibile testimonianza di Lilly Wust e ha potuto così raccontare la storia vera, tenera e terribile, del coraggioso e tragico amore di Aimée e Jaguar.