Raffaela, diciotto anni e un’infanzia trascorsa nella banlieu parigina, risponde a un annuncio pubblicitario pubblicato su una rivista di Parigi. Si tratta di girare un film porno: il guadagno è alto per poche ore di lavoro, e ci si può anche divertire. Lei accetta subito.
È ancora vergine, non beve, non fuma e non fa uso di droghe, ma bastano pochi anni per trasformare la ragazzina impacciata del primo appuntamento in una bambola alienata, stordita dall’alcol, disposta ad affrontare il sesso più estremo. Gira centinaia di film e viene a conoscenza di ogni più torbido segreto del giro del porno. Un giorno, per strada, viene riconosciuta da due uomini che la violentano brutalmente. È la svolta: Raffaela decide di cambiare radicalmente vita, di abbandonare il cinema hard e di ricominciare tutto daccapo. Una decisione coraggiosa, dopo essere stata per quattro anni prigioniera volontaria del cinema a luci rosse, scendendo a uno a uno i gradini della degradazione.
Con un linguaggio duro e spietato, Raffaela Anderson ci racconta la sua drammatica esperienza nel mondo squallido della pornografia, la sua discesa agli inferi e la voglia disperata di risalire, di raggiungere la vetta più ardita: la normalità.