Metafisica del Sesso di Julius Evola
Ciò che molte civiltà hanno riconosciuto nell’uso del sesso per fini estatici, iniziatici e magici, nelle forme più intense della vita erotica e nell’amore comune
Quest’opera è unica nel suo genere per il fatto che considera il sesso e l’esperienza del sesso secondo aspetti e dimensioni diversi da quelli cui si sono arrestate le ricerche psicologiche, sessuologiche e anche psicanalitiche.
Come afferma l’Autore, dato che l’epoca attuale è caratterizzata da una specie di ossessione del sesso, e dato anche che la psicanalisi si è sforzata di mettere in risalto il sesso come una potenza elementare oscura e sub-personale, il suo proposito è stato di scoprire una realtà di essa non meno profonda, ma di natura superiore, trascendente.
Il termine “metafisica” nel libro è usato infatti in un doppio senso. Anzitutto, in quello di una ricerca del significato ultimo che hanno l’eros e l’esperienza sessuale, significato che porta al di là di tutto quel che è fisiologia, istinto di riproduzione, semplice carnalità o pallida sentimentalità. In secondo luogo, una ricerca volta a scoprire non solamente nelle forme più intense della vita erotica, ma anche nell’amore comune, baleni di una “trascendenza”, rimozioni momentanee dei limiti della coscienza ordinaria dell’uomo e della donna e perfino apertura sul sovrasensibile.
Tale ricerca ha per controparte la documentazione di ciò che molteplici civiltà antiche o noneuropee hanno riconosciuto in fatto di sacralizzazione del sesso, di un uso di esso per fini estatici, magici, iniziatici o evocatori. Al lettore viene offerto un vastissimo panorama che va dai riti segreti e orgiastici tantrici e dal dionismo alla demonologia e alle esperienze del Sabba e dei “Fedeli d’Amore” medievali, dalla prostituzione sacra e dai Misteri della Donna a pratiche cabalistiche, arabe, estremo-orientali, ecc. L’accennata metafisica del sesso permette, d’altra parte di cogliere ciò che agisce anche nel profondo fenomeni come il pudore, la gelosia, il sadomasochismo, la nudità femminile, il complesso amore-morte e via dicendo.
Alla meraviglia da parte di alcuni per il fatto che un “teorico della tradizione”, un “filosofo politico”, si sia potuto occupare in modo tanto ampio di sesso Evola risponde: “Ciò che ho detto in più occasioni come critica del costume con riguardo ai sessi non è che un caso particolare della posizione che difendo in tutti i campi”.