Che la festa cominci di Niccolò Ammaniti
Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica
Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, calciatori, tigri, elefanti, il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon, una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano, inghiottiti in un’avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana. La comicità di Ammaniti sa cogliere i vizi e le poche virtù della nostra epoca. E nel sorriso che non abbandona nel corso di tutta la lettura annegano ideali e sentimenti. E soli, alla fine, galleggiano i resti di una civiltà fatua e sfiancata. Incapace di prendere sul serio anche la propria rovina.
Nel nuovo romanzo di Niccolò Ammaniti gli ultimi Cavalieri dell’Apocalisse fanno riunioni sataniste in una pizzeria di Oriolo Romano. Uno scrittore di successo da anni non scrive più una riga. Un palazzinaro si compra dal Comune di Roma un parco pubblico di 170 ettari per farne la sua residenza privata. E organizza la festa esclusiva e imprevista del secolo.