Il cibo. Una via di relazione a cura di Maria Luisa Savorani

Il cibo. Una via di relazione a cura di Maria Luisa Savorani

Il cibo. Una via di relazione è una raccolta di testi redatti da autori vari e curata da Maria Luisa Savorani, al cui interno trovano posto capitoli a genere saggistico, ma anche brevi racconti, poesia e persino qualche ricetta della tradizione italiana

Si susseguono pagine che attingono all’esperienza umana e professionale degli autori a pagine di carattere storico e antropologico (nei capitoli sui miti correlati al pane e al vino e sul culto delle dee Madri – archetipi della femminilità, di colei che è preposta per tradizione al nutrire). Le sezioni dedicate nel dettaglio alle situazioni esistenziali in cui l’alimentazione necessita di particolari specificità (la gravidanza, la maternità, la malattia, le fasi di ricerca del sé anche attraverso l’ascetismo) si alternano a brevi scritti poetici e intimistici, come pagine di diario, toccanti nella loro autenticità. Il tutto contraddistinto da un desiderio dichiarato, tra le righe e nel titolo stesso del libro, di toccare corde intime davvero in chi legge, tanto a livello di comprensione quanto in senso emotivo.

Con esempi chiari e cognizione di causa, si parla della necessità di riappropriarci del senso profondo del cibo: quello di comunicare con il mondo intorno e con quello interiore, sino al riappropriarsi della identità propria e del contesto socio-culturale. Quello di nutrire, e non tanto materialmente, quanto piuttosto con il dono stesso del cibo, il modo in cui viene portato, l’intenzione finale del gesto di preparare e offrire.

Gli alimenti e le bevande primarie, come il pane e il vino, assumono così una straordinaria semantica intrinseca: attraverso il cibo e la maniera di sceglierlo e di porgerlo a noi stessi e alle persone che ci circondano, possiamo dire anche senza parole, comprendere l’altro, offrire aiuto, amore, solidarietà. In questa ottica, ecco che la cucina diviene luogo privilegiato in cui utilizzare la comunicazione non verbale, ma pure posto di incontro per eccellenza, di condivisione e confidenza, fucina di creatività in cui il sapere e il saper fare vengono tramandati di madre in figlia, il luogo pulsante di ogni casa.

La lettura di questo libro ti fa sentire ”ricevuto”, e non già in un salotto tirato a lucido e formale, quasi asettico nella sua perfezione, ma in una cucina calda, profumata di storia e di rispetto, popolata da leggende antichissime che tornano a vibrare. Il linguaggio utilizzato, anche nelle sezioni più scientifiche, è sempre fruibile, la scrittura scorrevole e il percorso lineare, così da non perdere alcuna sfumatura di gusto. Un saggio che ti accoglie e riscalda, che ti invoglia a recuperare il piacere di ricevere e offrire, nella consapevolezza di ogni piccola sfumatura dell’atto.

”Il cibo e la tavola sono codici comunicativi completi che fanno da specchio alle nostre condizioni psichiche e sociali. Il pranzo costituisce un’unità che coinvolge una molteplicità di atti culturali e formativi. Il momento conviviale può divenire una connessione di senso, una modalità di vivere, un’apertura sul mondo. Riconquistare lo spazio della cucina come espressione, come cura dell’altro e di sé, come momento profondamente vitale diventa un atto libero che ci rende protagonisti attivi della nostra vita e ricrea un dialogo”.

Silvia Longo per Libri Consigliati

L’AUTORE
Ileana Ambrosio. Nasce a Napoli nel 1972. Dal 1996 fa parte di una compagnia di teatroterapia e conduce laboratori di teatro in contesti educativi e riabilitativi. Nel 2001 si laurea in psicologia clinica e di comunità. Nel 2007 si specializza in gestalt presso l’Istituto Gestalt di Firenze. Dal 2007 lavora all’ospedale Cardarelli di Napoli. Emanuela Belsito. Psicologa del lavoro, fa parte di un’équipe di psicologi che lavorano per una società cooperativa che fra le altre cose gestisce una struttura terapeutico-riabilitativa: un borghetto medioevale situato sulle colline forlivesi, un luogo ove la complessità della vita e la semplicità degli affetti trovano uno spazio comune. Fabiano Guatteri. Nato a Milano nel 1952 e laureato in lettere e filosofia, è iscritto all’albo dei giornalisti di Milano, città in cui lavora. Si interessa di cultura gastronomica ed enologica. Ha scritto diversi libri sull’argomento e collabora con numerose testate giornalistiche (”La cucina italiana”, ”Viaggi e sapori”, ‘Il codice della cucina italiana” e altre). Collabora inoltre con le ”Guide dei ristoranti” de ”L’Espresso” e tiene relazioni e consulenze in vari contesti. Matteo Pini. Designer membro di Dorothy Gray, collettivo di progettisti italiani nato nel 2005. Ne fanno parte Matteo Manenti, Giovanni Delvecchio, Simone Cannolicchio, Federico Santolini, Matteo Pini. Sito ufficiale:www.dorothygray.net. Maria Luisa Savorani. Approfondisce la cucina da un punto di vista professionale. In qualità di insegnante vive con dedizione il ruolo educativo e ne riconosce l’importanza per la crescita. Dal 1987 al 1990 collabora all’Accademia Artesiana di Forlimpopoli in qualità di membro del consiglio direttivo. Con passione studia il cibo sotto l’aspetto teologico, antropologico e terapeutico. Autrice di Il cibo, una via di trasformazione (Allori, 2000) e di Gusti e sapori misuratori di tempi e di epoche (Allori, 2004). Paola Vitti. Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Massaggio Infantile. Madre di cinque figli, da anni opera in ambito educativo.

Fonte: Libri Consigliati

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