L’intermittenza di Andrea Camilleri
Un romanzo perfettamente calato nella realtà politica e finanziaria di oggi
Astuzia, simulazione e alleanze strategiche sono da sempre le armi più affilate di Mauro De Blasi, direttore generale di una delle più importanti aziende italiane. Da qualche tempo però la sua lucidità è messa a rischio da improvvisi black-out, angoscianti “intermittenze” che lo scollegano per qualche istante dal mondo esterno.
Un problema, in un momento in cui la stabilità dell’azienda è messa in pericolo dalla crisi economica e gli operai occupano uno stabilimento minacciando l’immagine pubblica della proprietà; un grosso rischio nell’universo di relazioni spietate che Mauro ha costruito intorno a sé. Tanto la moglie Marisa, una creatura votata alla sensualità e al soddisfacimento immediato dei propri bisogni, che i due vicedirettori, Guido Marsili, un abile ed efficiente gentleman con il pallino della poesia e Beppo Manuelli, l’arrogante figlio del presidente, sono nemici da tenere a bada, ciascuno coinvolto in oscure trame che potrebbero danneggiare Mauro.
L’AUTORE
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, Agrigento 1925) ha lavorato a lungo come sceneggiatore e regista teatrale e televisivo. L’esordio come romanziere è del 1978 con Il corso delle cose. Nel 2002 e nel 2004, nella collana “I Meridiani”, sono usciti i due volumi delle opere di Camilleri, Storie di Montalbano e Romanzi storici e civili.