Una prospettiva bioregionalista
Quella bioregionalista è probabilmente la più importante proposta ecologica degli ultimi anni. L’organizzazione territoriale deve essere completamente ristrutturata (per il bene non solo degli esseri umani, ma di tutta la biosfera), ridisegnando autonomie ed interconnessioni sulla base delle identità e delle diversità naturali e culturali, dalla più semplice (la comunità locale) alla più complessa (il pianeta Terra).
L’idea bioregionale offre una originale prospettiva biocentrica, in cui il sapere ecologico si allea all’etica e all’estetica, riconoscendo che l’equilibrio ecologico esige una profonda trasformazione nella percezione, che abbiamo come esseri umani riguardo al nostro ruolo nell’ecosistema planetario. Questa consapevolezza affonda le sue radici negli antichi saperi popolari e nelle grandi tradizioni spirituali occidentali ed orientali.
Il modo più appropriato per riabitare un territorio consiste nel porsi in prima persona in relazione al luogo in cui si vive, scoprendone i significati, individuandone i contorni, dedicandosi ad attività sostenibili con la propria bioregione.
Questa raccolta di scritti è un contributo alla risoluzione del problema cardine dell’uomo contemporaneo: abbandonare le astrazioni sempre più “virtuali” del tecnologismo e rimettere i “piedi in terra”, tornare “verso casa”, rivolgendo l’evoluzione delle cose a una conquista interiore attraverso scelte materiali, pratiche di vita e culturali come modo per amare una comunità d’appartenenza ritrovando se stessi.
Fonte: arianna editrice/vetrina