Anarchici, grazie a Dio di Zélia Gattai
Zélia Gattai, moglie del grande scrittore Jorge Amado, racconta la sua infanzia, la storia della sua famiglia, italiani emigrati in Brasile alla fine dell’Ottocento. Nel ricordo della piccola Zélia s’intrecciano avvenimenti pubblici e privati: i nonni partiti da Firenze per creare in Brasile la colonia Cecilia, primo esperimento di una comune brasiliana, una comune anarchica senza leggi, né religione, né proprietà privata; i giochi, i momenti difficili, le discussioni in famiglia; le pratiche superstiziose delle donne di San Paolo, il cinema muto, il processo a Sacco e Vanzetti.
Episodi allegri o drammatici, intensamente vissuti all’interno di una famiglia dalla mentalità aperta e visti con gli occhi di una bambina che tutto osserva, medita e ricorda.
Un romanzo autobiografico, un racconto ricco di calore umano e di poesia, un’interessante testimonianza di un’epoca e di un ambiente in cui si fondono i colori, i sapori e le atmosfere di una terra esotica e suggestiva.