Calle del tempo di Nantas Salvalaggio
Olindo è pittore. Ancora giovane, a quarantacinque anni, è costretto all’immobilità a causa di un incidente. E in questa immobilità forzata e angosciante unica sua compagnia sono i ricordi. Le ore scorrono lente nella sua casa veneziana. E Olindo ha una lunga giornata per ripercorrere le ”calle” del suo passato. Un giorno per caso egli trova in un vecchio cassetto le chiavi degli appartamenti in cui ha abitato. E all’improvviso gli ritornano in mente le amicizie, i drammi, le passioni erotiche di cui è stato protagonista sul grande palcoscenico della vita. Seduto sulla sedie a rotelle, Olinda diventa così spettatore di quella commedia umana da lui vissuta in prima persona: quasi un estraneo che osserva la rappresentazione teatrale dalla sua poltrona in prima a fila. Il fuoco del ricordo, ma anche quello dell’amore per la vita passata e futura. Un amore che ad un certo punto Olindo scopre di non avere ancora perduto.