Grido di libertà di John Briley
Anno 1975. Il Sud Africa è dilaniato dalle lotte razziali. In una delle tante ”bidonvilles” ai bordi di Città del Capo vivono migliaia di persone di colore in condizioni di miseria indescrivibili.
Tra loro vive anche Steve Biko, leader del movimento per i diritti dei negri. Dotato di un carisma eccezionale, nonostante il suo credo pacifista è soggetto a ripetute, incredibili violenze. Venuto a conoscenza del suo caso, il giornalista inglese Donald Woods, direttore del piccolo quotidiano ”Daily Dispatch” comincia a interessarsene e apprende direttamente da Steve rivelazioni inaudite sulle atrocità dell’apartheid. Le pubblica e si schiera apertamente dalla parte di Steve, condividendone persecuzioni e minacce di morte.
Un’amicizia profonda si stabilisce fra due uomini che si battono per un futuro di pace e fratellanza, al di là di ogni barriera razziale.
Mai, come in questo romanzo, le violenze più feroci e i sentimenti più fraterni hanno trovato un’espressione così alta e indimenticabile. Il tema è quanto mai attuale. Oggi pace e fratellanza sono solo due parole, due sostantivi che pochi conoscono, che quasi tutti ignorano o vogliono ignorare: per ambizione, per egoismo, per mania di sopraffazione e desiderio di potere.
Nella foto il DVD del libro