La prigioniera di Malika Oufkir Michèle Fitoussi
Dal palazzo reale alle carceri marocchine
Malika Oufkir è la figlia di uno degli uomini più potenti del Marocco. Viene adottata a cinque anni dal re come compagna di giochi della principessa, ma poi rinchiusa nell’harem di corte. Nel 1972 suo padre muore giustiziato per aver attentato alla vita del sovrano durante il colpo di Stato e Malika viene segregata nelle carceri marocchine insieme alla madre e ai fratelli. La prigione è una cella invasa da topi e insetti. E oltre alla sporcizia Malika patisce la fame, il freddo intenso, il caldo torrido, le malattie. Ma non si arrende. Lotta coraggiosamente giorno dopo giorno, sostenuta dalla speranza della liberazione. Dopo vent’anni di sofferenze inaudite, durante i quali ha continuato a scavare a mani nude un tunnel, Malika torna a alla vita, alla libertà: di amare, ridere, viaggiare.
Questo libro è il racconto della sua storia incredibile.