La testa fra le nuvole di Susanna Tamaro
Ruben è un ragazzo di quindici anni che vive in una grande villa con la nonna e la bisnonna. Trascorre giornate tranquille e serene, forse un po’ noiose ma senza preoccupazioni di sorta. Lo zio Isacco vive in America, è ricco e provvede al suo mantenimento. Anzi lo ha anche nominato erede universale. Spesso, però, la vita è imprevedibile e quella di Ruben cambia in pochi istanti: un incidente sfortunato e Ruben si ritrova su un treno in corsa per fuggire in America.
Ma qui la sua vita non è facile: e si ritrova prima a fare da guida ad una grassa donna cieca, poi s’improvvisa stuntman, diventa il garçon de chambre del barone Aurelio e il giardiniere della signora Margy; poi s’imbarca su un piroscafo a mezzo cargo e viene ingaggiato come lavapiatti e poi promosso barman.
”La testa fra le nuvole” dimostra come la vita può condurci attraverso percorsi impensati ad una strada non programmata: una persona che vorrebbe vivere solo tra gli agi della vita, a causa di un equivoco iniziale, è costretto a scappare da tutti per non farsi riconoscere. Ma il nostro Ruben affronta con rassegnazione e apatia le sue vicissitudini, senza lasciarsene scoraggiare. Un esempio da seguire. Un lettura piacevole.
Finalista del premio Rapallo e vincitore del premio Elsa Morante 1989, il romanzo è stato tradotto in tedesco.