L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon
Siamo nella Barcellona cupa e misteriosa degli anni ’50, ancora sotto l’incubo del dramma della guerra civile ed ora oppressa dal regime franchista. Il giovane Daniel ha perduto la mamma, ma cresce decorosamente perché ha un padre meravigliosamente premuroso. È libraio, il papà, e anche per distogliere il figlio dalla tristezza per la perdita della madre, cerca di inculcargli il piacere per la lettura. Per il compleanno del ragazzo il libraio lo presenta ad un’associazione clandestina di vecchi collezionisti di libri, che gestiscono in anonimato il cosiddetto “Cimitero dei libri dimenticati”, che ha sede proprio a Barcellona, tra i quartieri più degradati della grande città spagnola. In questo luogo migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo vengono sottratti all’oblio. E proprio qui Daniel riceve il libro che cambia il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore.
Quasi per caso Daniel trova una rarissima e preziosa opera di un misterioso autore franco-spagnolo, Julian Carax, molto apprezzato qualche decennio addietro dagli addetti ai lavori, ma del tutto sconosciuto al grande pubblico. Il romanzo, dal titolo “L’ombra del vento”, suscita nel giovane lettore un interesse smisurato, tanto che si mette a cercare sempre più notizie e nuovi libri dell’autore. Conduce addirittura indagini rischiose, durante le quali Daniel incontra personaggi bizzari e pericolosi come il mefistofelico Lain Coubert, un tenebroso individuo che ha assunto lo pseudonimo del diavolo.
Un romanzo rocambolesco e avvincente, che cattura l’attenzione del lettore per l’atmosfera torbida ed intrigante e per due tortuose storie d’amore contrastate.