Scappare fortissimo di Stefano Moretti
”Scappare fortissimo” è un libro scandaloso. Protagonista Giovanni Prati, un manager del marketing aeronautico, che dopo dieci anni passati in giro per il mondo decide all’improvviso di lasciare tutto ed iniziare una nuova vita e un nuovo lavoro. Giovanni ha un handicap, se così vogliamo chiamarlo: l’amore per i ragazzi, per i giovani, forse perché ritrova in loro la sua giovinezza perduta. I suoi ragazzi: figli di papà o clandestini che si lasciano abbordare davanti alla stazione lo attraggono con la loro bellezza e la loro gioventù. E ad un certo punto fa il confronto con la loro giovinezza e la sua vecchiaia che avanza, si rende conto del suo decadimento, va in crisi. E così una mattina raccoglie le sue cose e saluta per sempre i colleghi, le amiche e i suoi ragazzi, sempre più deciso a cominciare una vita nuova.
Per Giovanni l’amore per i ragazzi è l’unica forma di amore possibile. Sono giovani, giovanissimi. E lui è in declino. Una sensazione terribile, alla quale reagisce con comportamenti e discorsi ironici, provocatori e sfrontati, fino al parossismo. E allora scappa, scappa fortissimo, ma da chi? Ma da se stesso, che rifiuta l’autocommiserazione, che non vuole rassegnarsi agli anni che passano, che ha la percezione esatta del proprio decadimento ma non vuole rassegnarsi, che si sente dilaniare da un dolore profondo ma non cede ad una realtà ineluttabile: la giovinezza dura finché non arriva la vecchiaia ed è inutile tentare di ritrovarla nei ragazzi che vivono la loro stagione. Scavalcando pregiudizi e ipocrisie il tempo non si ferma.