Le sorelle Shelton tornano a casa dopo 15 anni. Alle spalle hanno un segreto troppo pesante da sopportare e davanti una decisione da prendere. Sullo sfondo degli sterminati paesaggi del più suggestivo degli stati americani, il Wyoming, Babe e Jamie Lee devono fare i conti con tutto quello che la loro fuga ha lasciato in sospeso e non sono pochi quelli intenzionati a riscuotere. Sono tornate a casa perché è morto il padre, Russell Shelton, che fino a pochi giorni prima dirigeva la vita di Farrett Corner. Era morto dopo aver festeggiato, con la consueta mancanza di misura, il proprio sessantaquattresimo compleanno e l’indipendenza americana.
Era ubriaco la sera del 4 di luglio, quando era entrato nel letto della donna che non era la sua seconda moglie e che non sarebbe mai diventata la terza. Era morto lì, per aver chiesto troppo a un cuore affaticato da anni di sigari, di bevute, di grassi animali, di prepotenze. Russell Shelton era morto con sedici anni di ritardo rispetto a ciò che sua figlia Babe avrebbe desiderato.
A San Francisco, Babe e sua sorella Jamie Lee non si frequentano spesso. La comunicazione che Russell Shelton era morto le ha raggiunte dopo mesi dalla loro ultima telefonata. E così prendono insieme un aereo fino a Denver e un’auto a noleggio per le 120 miglia fino a Farrett Corner. Le vecchie ferite sono tornate a sanguinare e Babe si sorprende ancora una volta di quanta rabbia, e quanto dolore, riusca a provare ogni volta che guarda Jamie Lee.
”Le colpe dei padri, si svolge in Wyoming – spiegano Lauraetlory – per scriverlo ci siamo documentate a tappeto su quello stato, sui parchi, le strade, le città, i luoghi di ritrovo (tutti quelli citati esistono veramente), le radio più ascoltate e le loro frequenze, la presenza di uranio nel sottosuolo, i metodi di estrazione, la contaminazione delle falde acquifere”.
Il romanzo di Laura Costantini e Loredana Falcone, in arte Lauraetlory, è insieme romantico e drammatico.