”L’Ultimo Inverno” è un breve romanzo che racconta la storia di George Washington Crosby
Washington Crosby è in fin di vita, distrutto da un cancro, in un letto improvvisato nel salotto di casa sua. Intorno a lui i parenti e un silenzio rotto solo dal ticchettio degli orologi. Gli orologi: il suo lavoro, ma anche la passione della sua vita. E negli ultimi momenti della sua vita ricorda suo padre Howard, che per mantenere la famiglia faceva l’ambulante. Girava tutti i giorni per boschi e cittadine, con un carretto stracolmo trainato da un mulo, vendendo e riparando qualsiasi cosa. All’occorrenza s’improvvisava anche barbiere e dentista e riusciva fare tutto quello che poteva un ambulante. In quegli ultimi istanti George ripercorre la vita di suo padre e ritrova il suo amore per lui.
Howard è fortemente affetto da una malattia sconosciuta, che si manifesta con crisi epilettiche. Durante una di queste crisi arriva a mordere la mano di suo figlio. Sua moglie, stanca di quella vita di miseria e di incertezza, decide di allontanare il marito da casa per sempre. Un episodio molto doloroso per George, che trova conforto solo nel suo piccolo mondo di meccanismi microscopici e precisi per misurare il tempo: gli orologi. E come suo padre sapeva riparare gli oggetti semplici, ingegnosi, meccanici grazie a un’arte tramandata da tempo immemorabile, anche George ripara i suoi orologi con cura meticolosa, li corregge e li rivende. È come proseguire nel lavoro del padre.
Negli ultimi giorni della sua vita, George ritrova l’amore per suo padre del quale riesce a ricordare episodi chiarissimi, anche se forse imprecisi e romanzati. È così che muore, accompagnato dalla memoria di suo padre e dal ticchettio dei suoi orologi tanto amati.
L’Ultimo Inverno ha vinto il premio Pulitzer 2010 e ha scalato le classifiche dei bestseller.