Don Mario Carminati si lascia intervistare dal giornalista Alberto Campoleoni e risponde a diversi interrogativi sul sacerdozio, ”confessando” errori e fatiche, ma evidenziando anche l’attualità della scelta vocazionale e dell’opera del sacerdote. Fra le altre domande il giornalista gliene pone una un po’ ostica per un sacerdote: la castità.
Ma sull’argomento invero un po’ delicato il parroco disserta con sincerità e fa notare che ”la fatica, la difficoltà… di vivere questa realtà produce a volte la tentazione di starsene fuori, risparmiare energie e impegno, rimanere asettici riguardo alla dimensione dell’amore: amo tutti, ma in forma platonica, teorica… Quando è così, uno rischia di non essere mai realmente vicino, col cuore, alle persone… Se non ci ”si sporca un po’ le mani”, non si può dire di amare davvero…”.
Questioni che interessano al lettore come quelle della carriera, dell’uso dei soldi, dell’obbedienza. Ognuno dei temi si presta a un breve racconto di vita che induce alla riflessione.