Firmino è un personaggio particolare. Non è un bambino, non è un uomo. Firmino è un…topo speciale ed…erudito.
Non per niente è nato in un mondo di cultura qual è la libreria di Boston. Firmino è il tredicesimo cucciolo della nidiata, il più fragile e malnutrito, perché la mamma ha solo 12 mammelle e Firmino rimane escluso dal nutrimento. In un primo momento si scoraggia, ma poi, guardando i libri che gli stanno attorno, s’inventa un modo per sopravvivere. Perché non provare ad assaggiarli? Magari sono buoni.
Scopre che i libri più belli sono i più buoni. E diventa un lettore accanito e…vorace. I suoi preferiti sono i grandi eroi della letteratura di ogni tempo e comincia a identificarsi con loro e a gustarli di più. Ma l’attuazione del nuovo piano edilizio distrugge la sua fonte di nutrimento, perché le ruspe distruggono la sua libreria.
Umorismo e dramma sono gli ingredienti principali di questo libro, che si legge fra sorrisi e lacrime.
L’AUTORE
Sam Savage, nato nel 1940 nel South Carolina, ha esordito nel 2006 con il romanzo Firmino (Einaudi Stile libero, 2008), grande successo internazionale, giunto in Italia oltre le 500 000 copie. Ex professore di filosofia, poi meccanico di biciclette, carpentiere e pescatore, dopo il successo di Firmino ha proseguito col mestiere di scrittore. Per Einaudi ha pubblicato anche Il lamento del bradipo (Stile libero, 2009 – SuperET, 2011).