Nel settembre del 1998 Michael J. Fox annunciò pubblicamente che gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson.
Per chi non lo sapesse, il morbo di Parkinson è una condizione neurologica degenerativa, per la quale la ricerca non è ancora arrivata ad una idonea terapia e che di solito colpisce persone molto più anziane. La reazione fu impressionante. La coraggiosa confessione innescò un movimento di informazione e di ricerca, rompendo il silenzio che aveva avvolto fino ad allora la malattia. Ora, Michael J. Fox ha voluto raccontare la storia della sua lotta contro questo male. E lo ha fatto con un certo ammirevole umorismo per trasmettere ottimismo e speranza a quanti come lui lottano per sconfiggere il male.
Ascoltiamolo: ”Avevo un obiettivo molto preciso: scrivere un resoconto onesto di come, negli ultimi sette anni, avevo integrato la malattia in una vita ricca e produttiva. Era importante per me riuscire a trasmettere il mio ottimismo, la gratitudine, la speranza e perfino la capacità di ridere di certi aspetti di una vita con il Parkinson”.
L’AUTORE
Michael J. Fox, canadese di nascita ma statunitense di adozione, nasce a Edmonton il 9 giugno del 1961. All’età di 10 anni debutta alla televisione canadese e nel 1982 in quella americana come protagonista della serie Casa Keaton, di grande successo anche in Italia. Al cinema, dopo una produzione Disney (Midnight Madness), viene scoperto e lanciato da Spielberg, nel 1985, nel ruolo di Marty McFly nel fortunato Ritorno al futuro di Robert Zemeckis
Successivamente si conferma attore brillante in Voglia di vincere e Il segreto del mio successo. Nel 1991 gli viene diagnosticato il morbo di Parkinson, notizia che renderà pubblica soltanto nel 1998. Nello stesso anno si ritira dalle scene e comincia a investire il suo tempo nella Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research da lui creata.