È la storia di quattro amiche, Ana, Maria, Isabel e Sara, che nell’estate del 1990 decidono di trascorrere una vacanza insieme nella casa che Maria ha sul lago.
Staccata la spina, lontani i figli, i mariti, il lavoro e tanto tempo per se stesse, per raccontarsi senza falsi pudori le proprie personali esperienze. Il denominatore comune di tutti quei racconti è il dolore, l’amore, l’ironia, la vita privata e pubblica. Quello stare insieme nella casa sul lago è l’occasione per esprimere emozioni, rivangare ricordi, provare rabbia per ciò che avrebbe potuto essere e che invece non è stato. Ma è pure l’occasione per fare un bilancio della propria vita ma anche della vita sociale.
Perché la storia di Ana, Maria, Isabel e Sara è anche la storia di un Cile politicamente inquieto, tra la dittatura di Pinochet e la transizione ai tempi moderni. Ma fra rabbia e ironia, pene e amore, le quattro donne ritrovano l’intima forza femminile capace di creare un forte legame tra loro quattro e tra loro e la Storia. Averla scoperta prima quella forza interiore avrebbe loro risparmiato lacrime, solitudine, pene devastanti, tranquillanti e alcol. Perché noi che ci vogliamo bene…