Teresa scappa dalla Sicilia, dove la mafia le ha ammazzato il padre perché si è ribellato al pizzo.
Lascia una terra dove vige la criminalità, lascia un lavoro senza futuro e va a Roma, dove l’amica Gisella le ha offerto un lavoro: tenere compagnia ai malati terminali. Teresa accetta, anche se con qualche titubanza. E si trova in un mondo nuovo, trova un’umanità sofferente ma capace di lottare, ragioni di vita che lei aveva perduto. Conosce anche un ragazzo e sembra che la sua vita stia andando sul giusto binario, ma non riesce a dimenticare le ultime parole del padre contro il suo assassino.
Le sente nel suo cervello, nella sua anima, nel suo cuore. E riaffiora tutta la rabbia che ha dentro contro un paese che non sa ribellarsi quando conosce un suo nuovo assistito, un ex brigatista, Libero Ferrari, condannato all’ergastolo per omicidio colposo. E a questo punto una decisione improvvisa: ruba una pistola e torna in Sicilia per vendicare suo padre.