La vicenda si svolge in Africa, in una località non ben precisata.
Protagonista Alessia, una ragazza di origini italiane molto infelice in quella terra, l’Africa, dove gli italiani che ci sono comandano e sfruttano i loro stessi connazionali. Anche sua madre, un’insegnante, e suo padre, che è un dottore, operano al servizio di questi italiani sfruttatori. E perciò lei li odia.
Alessia ha un’amica che è anche la sua migliore amica, Monique, forse più sfortunata di lei, perché costretta a prostituirsi per vivere e far vivere anche suo fratello, Nnambi, che a sua volta è obbligato a stare nei campi di lavoro. Un inferno, dal quale Alessia vorrebbe salvarli. Ma come?
Oltretutto, insieme ai suoi amici africani, Monique, Nnambi e Daoud, Alessia si trova coinvolta in una vicenda drammatica e pericolosa: un’organizzazione mafiosa è dedita ad un’attività criminale e disumana: la vendita di bambini. Nella vicenda sono coinvolti molti personaggi, fra i quali due turisti italiani. Oltre al mercato dei bambini, altri problemi vengono trattati nel libro: la prostituzione minorile, lo sfruttamento da parte dei coloni italiani, il turismo non consapevole, l’adozione a distanza.
Tutti temi reali, attuali, che forse l’autore cerca di spiegare e portare a conoscenza di quanti forse non sanno che certe situazioni sociali realmente drammatiche siano in Africa situazioni quotidianamente “normali”.