Il romanzo parla del lungo viaggio del mercante Ben-Atar, che da Tangeri, nell’Africa settentrionale, va al Nord Europa, a Parigi, una cittadina ancora sperduta nella Francia Nord-Orientale, dove vive il nipote Abulafia con la moglie Esther-Mina.
Ben-Atar per molti anni ha condiviso con Abulafia una società mercantile. All’improvviso decide di andare dal nipote accompagnato dalle sue due mogli, dal socio israelita e da un rabbino spagnolo. A spingerlo ad un viaggio così pericoloso è un problema teologico, che ostacola il lavoro di Ben-Atar e il suo rapporto con Abulafia, il nipote prediletto che però ricambia questo grande affetto.
Il romanzo è ambientato nel 999, ad un passo dall’anno 1000. È un mix di racconti l’uno collegato all’altro. I temi sono eterogenei: stati d’ansia; incomunicabilità tra familiari; nevrosi; una lettera folle che un’assassina scrive al commissario che l’ha arrestata; una comica conversazione telefonica tra una nonna e un nipote; un giovane in coma; un ridicolo dialogo sull’immigrazione clandestina; uno scambio di battute che ha come oggetto la schizofrenia. Una girandola che si chiude con un racconto grottesco, che ha per protagonisti un gruppo di giovani e una Catania trasfigurata. Una struttura circolare in cui l’ultimo racconto ricollega tutti i racconti precedenti per agganciarsi infine al primo.
Un mix di grottesco e drammatico, di scherzo e suggestione: un ritratto degli anni che viviamo con le nevrosi, le ansie e gli inganni della mente. In sintesi il racconto del caos del nostro tempo.
L’AUTORE
Massimo Maugeri è uno scrittore nato a Catania nel 1968. Collabora con giornali e riviste. Suoi articoli sono apparsi sulle pagine culturali dei quotidiani ”La Sicilia”, ”Il Mattino”, ”Il Corriere Nazionale”, ”Il Riformista”, delle riviste letterarie L’Indice del libri del mese, Lunarionuovo, e degli e-magazine Kult Underground e Zam. Ha esordito in letteratura nel 2003 con la pubblicazione del racconto Muccapazza sulla rivista di letteratura Lunarionuovo: racconto che potrebbe rientrare nel cosiddetto genere postmoderno, caratterizzato da scrittura densa e stile tendente al barocco, e che stigmatizza i pericoli di Internet e delle chat line in particolare. Da gennaio 2010 collabora con il mensile di libri e letteratura ”Stilos” diretto da Gianni Bonina (distribuito in tutte le edicole d’Italia) con una lunga intervista rilasciata da Melania G. Mazzucco.