È un’autobiografia. In “Vivere per raccontarla” Gabo racconta la sua infanzia e la sua giovinezza, andando con i ricordi a tutti i personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella sua vita. Ricorda con affetto e nostalgia la nonna che lo incantava con le sue storie, la vita da bohèmien nei quartieri malfamati di Bogotà. E intanto si andava formando in lui quell’immaginario fantastico che con il quale ha creato tanti capolavori. Gabriel Garcia Marquez è un grande maestro della letteratura del Ventesimo secolo. In questo libro riesce a fondere realtà e romanzo, la vita e le opere, nelle quali la sua capacità di raccontare è semplicemente meravigliosa.
L’AUTORE
Gabriel Garcia Marquez nasce il 6 marzo 1928 ad Aracataca, piccolo villaggio fluviale della Colombia. Inizia gli studi a Barranquilla dove inizia gli studi, frequenta il Colegio San José e il Colegio Liceo de Zipaquirá, dove si diploma nel 1946. Nel 1947 inizia i suoi studi all’Universidad Nacional de Colombia di Bogotà; frequenta la facoltà di giurisprudenza e scienze politiche, e nello stesso anno pubblica il suo primo racconto “La tercera resignacion” sulla rivista “El Espectator”. In seguito alla chiusura dell’Università Nazionale, si trasferisce a Cartagena dove inizia a lavorare come giornalista per “El Universal”. Collabora anche con altri giornali e riviste sia americane che europee. Dopo l’ascesa al potere di Fidel Castro, visita Cuba; inizia una collaborazione professionale con l’agenzia “Prensa latina” (prima è a Bogotà, poi a New York) fondata dallo stesso Castro. Minacciato continuamente dalla CIA si trasferisce in Messico. Nel 1982 riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Nel 2001 è colpito da cancro linfatico. Nel 2002 pubblica la prima parte di “Vivere per raccontarla”, la sua autobiografia. Vince la sua battaglia contro il cancro e torna alla narrativa.