Filosofia e strategia di chi ce l’ha fatta
Questo saggio di Simone Perotti vuole essere un messaggio a chi considera quale unico scopo della vita il lavoro e il guadagno che ne deriva, oltre ad uno status sociale più gratificante.
Niente di più sbagliato. Il lavoro va concepito non come ragione di vita ma come strumento indispensabile per vivere senza tuttavia limitarci l’esistenza…L’autore ci è riuscito e in questo saggio racconta la sua esperienza con tutte le conseguenze economiche, psicologiche, esistenziali, logistiche. E indica quello che oggi è un fenomeno sociale, il downshifting (letteralmente rallentare il ritmo, scalare la marcia), per darsi un nuovo stile di vita. Ovvero consiglia di rallentare il ritmo, per non correre il rischio di rimanere soffocati dal ritmo frenetico della vita d’oggi.
Ma non si tratta solo di ridurre lo stipendio per avere più tempo libero. Simone Perotti propone un cambio di vita netto, verso se stessi, il mondo che ci circonda, le abitudini, gli obblighi, il consumo. Uno stile di vita più sano, in sintesi…
Il lavoro è prezioso. Ben lo sa chi sta vivendo in tutta la sua drammatica gravità l’insicurezza economica attuale: lavoro precario, lavoro nero, disoccupazione, cassa integrazione sono ormai termini di rilievo non solo nel dizionario, ma nel vivere quotidiano. Il lavoro è indubbiamente necessità primaria dell’esistenza, ma non l’unica.
Ed ecco il rimedio, il consiglio: rallentare un po’, cambiare stile di vita, riorganizzare le priorità e i tempi della nostra esistenza, per non rimanere vittime dello stress. C’è chi ci riesce, non per fare una vita da eremita, ma per stare di più a casa, godersi le gioie della famiglia.
E se questo significa uno stipendio inferiore e quindi non potersi permettere le gite fuori porta e altre distrazioni del genere, pensiamo all’altra faccia della medaglia: alla possibilità di consumare meno, perché il consumismo ad oltranza è anche una malattia dei nostri tempi, così come lo stress da lavoro per guadagnare di più e divertirsi di più. Insomma, scalare la marcia si può, se si vuole…
L’AUTORE
Simone Perotti è nato a Frascati (Roma). Ha pubblicato Zenzero e nuvole (Theoria, 1995 – Bompiani, 2004); Stojan Decu, l’altro uomo (Bompiani, 2005, Premio Volpe d’Oro); Vele (White Star, 2008, Premio Sanremo). L’estate del disincanto (Bompiani, 2008); “Adesso basta” (Chiarelettere, 2009); Uomini senza vento (Garzanti, 2010); “Avanti tutta” (Chiarelettere 2011). Ha collaborato e collabora con riviste e giornali (”Yacht Capital”, ”Fare Vela”, ”Il Fatto Quotidiano”, ”Corriere della Sera”), con articoli e reportage sul viaggio, il turismo, la nautica, le regate. Ha lavorato per quasi vent’anni nel settore della comunicazione, poi ha detto basta, ha lasciato soldi e carriera e si è trasferito in Liguria, nell’entroterra spezzino, per dedicarsi esclusivamente a scrivere e navigare. Oggi trascorre circa quattro mesi l’anno in mare. Per vivere trasferisce imbarcazioni, fa lo skipper e l’istruttore di vela, ma svolge anche lavori di ogni genere, vende le sue sculture e i suoi pesci tutti visibili sul sito www.simoneperotti.com.