Fiere e mostre per giovani designer
Un vademecum per giovani progettisti che vogliono partecipare e farsi conoscere in fiere ed esposizioni del settore.
Zaino e tante idee in spalla. Cosa fa un giovane designer per farsi conoscere sul mercato? Partecipa alle fiere. Che sono anche città da scoprire, stand da allestire, rapporti da costruire. Insomma, una babele dove non bastano solo creatività e ingegno per cavarsela. Ci vuole una guida. Un vademecum che spieghi lo spirito di un luogo, di un’exibition, cosa mettere e non mettere nella valigia del progettista. Ecco le preziose indicazioni date da Claudio Larcher e Flavio Mazzone nel libro Globetrotting designers. Fiere e mostre per giovani designer, pubblicato da Editrice Compositori.
La guida sviluppa due percorsi diversi
Da una parte un vero e proprio viaggio ”emozionale”, una raccolta di immagini che narrano l’essenza di una fiera, la sua importanza nel tessuto della città, tutto vissuto in prima persona dai due autori che hanno portato le idee del loro studio, Modoloco design, in giro per le esposizioni di tutto il mondo. Dall’altra, invece, un percorso ”tecnico”, in cui vengono fornite schede informative sulle location, su come allestire il backstage, sulle sinergie da tracciare.
Il viaggio inizia con la presentazione delle città che ospitano alcune delle esposizioni e delle fiere dedicate ai giovani, da Stoccolma a Tokyo. Ogni luogo è descritto per il suo linguaggio, il suo mood, raccontato in italiano e in inglese da due ”viaggiatori con compasso”.
Le fiere di Tokio, Valencia, Londra, Stoccolma, Saint-Ètienne, Milano (Salone e Fuori Salone) vengono poi analizzate una ad una. Lo spazio espositivo in sé, il numero di espositori che può accogliere, la loro provenienza, il tipo di installazione richiesta, la capacità di comunicazione necessaria e gli eventi ”off”. Segue una parte da guida quasi turistica, ma vista con occhi molto particolari. Scopriamo, per esempio, che ”spostarsi a Tokio è un’esperienza di autentico orienteering, paragonabile solo a un’escursione tra le dune del Sahara”. Infine la parte più importante: il backstage. La preparazione, contare o meno su partner locali, l’allestimento che varia a seconda che ci si trovi all’interno di un container o di spazi liberi dove tutto deve essere previsto nei dettagli.
La parte finale del libro riassume in agili schede le informazioni utili per studiare la mappa della città, individuare le soluzioni di alloggio in funzione della fiera, predisporre gli spostamenti per partecipare agli eventi paralleli. Perché il lavoro è anche un piacere.
Modoloco design è stato fondato nel 2002 da Claudio Larcher e Flavio Mazzone, due architetti uniti da un comune approccio progettuale nell’ambito del design e delle arti visive, con l’obiettivo di costruire uno spazio aperto di sperimentazione e ricerca, in cui culture ed esperienze diverse si materializzano in forme d’architettura, design e comunicazione visiva. Modoloco collabora con aziende del settore arredo e illuminazione ed ha curato diversi allestimenti ed architetture d’interni.
GLI AUTORI
Caludio Larcher svolge attività di docenza presso la Facoltà di Design e di Arti della Libera Università di Bolzano, il Politecnico di Milano e la Scuola Politecnica di Design. A livello internazionale ha tenuto corsi e conferenze presso Università e scuole quali l’Istituto Europeo di Design di Barcellona e l’Università Jaume I di Castellon de la Plana.
Flavio Mazzone si occupa dell’immagine e dello sviluppo di prodotto di aziende come Bieffe, Bell Helmets, Momo Corse. Affianca Luciano Crespi alla facoltà di Design del Politecnico di Milano e, dall’anno 2007 al 2009, è docente alla Scuola Politecnica di Design di Milano.