La sera di martedì 26 luglio in piazza Santa Maria a Bagnone Mario Perrotta presenta lo spettacolo ”IL PAESE DEI DIARI” dal romanzo omonimo di cui è l’autore.
Narratore ma non soltanto, Mario Perrotta torna finalmente nella provincia di Massa Carrara con la fresca aureola di un fenomeno dotato anche di umanità. Lo deve a un titolo che funziona, ”Il Paese dei Diari” e a un’abilità travolgente ma controllata con simpatia.
Autore e attore di spicco, già protagonista di fortunati spettacoli come Italiani, Cìncali! e La turnata – sull’emigrazione in Belgio e in Svizzera dei nostri lavoratori negli anni Cinquanta, Mario Perrotta farà tappa al Festival della provincia di Massa Carrara Lunatica, martedì 26 Luglio a Bagnone in Piazza Santa Maria con l’intenso spettacolo ”Il Paese dei diari”.
Uno spettacolo scritto e diretto dall’artista Mario Perrotta che partendo dal suo romanzo omonimo, racconta le storie raccolte nell’archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo).Testimonianze dalle trincee di guerra, lettere di emigranti, racconti d’amore e di lavoro, gioie e sofferenze, che parlano di due secoli di Storia. Mario Perrotta assieme a Paola Roscioli darà voce a tante storie in un inno perenne alla memoria. Uno spettacolo arrivato a Lunatica grazie alla collaborazione con la Commissione Provinciale Pari Opportunità.
Lo SPETTACOLO
“Io mi guardo intorno – dice Mario Perrotta – e vedo stanze e corridoi riempiti da chili e chili di ricordi, raccolti in milioni di pagine, assemblate in migliaia di diari, lettere e memorie, un festival del ricordo insomma, un inno perenne alla memoria. Sono il tentativo tenace di opporre resistenza alla dimenticanza, in una battaglia impari tra poche migliaia di sopravvissuti contro milioni di esistenze di cui non sapremo mai nulla. Così, nasce questo spettacolo, dalla voglia di non smemorarsi. In un paese come il nostro che vive all’istante (neanche più “alla giornata”), ricordarsi di qualcuno o di qualcosa è un lusso che mi concedo quotidianamente e che mi ha portato in quei luoghi magici dell’archivio di Pieve Santo Stefano, mi ha fatto venir voglia di raccontarli in un romanzo e oggi di farne spettacolo vivo.
Insieme a Paola Roscioli, daremo vita a quelle voci che più mi hanno affascinato tra le migliaia di diari presenti a Pieve e che compongono l’ossatura del viaggio iniziatico raccontato nel romanzo, attraverso i luoghi storici dell’Archivio”.
IL LIBRO
”Mi ero avvicinato all’Archivio quando preparavo Italiani cincali”, racconta Perrotta. ”Loro poi hanno visto il mio spettacolo. E mi hanno premiato, nel 2008, con un riconoscimento che assegnano ad artisti o personalità che fanno conservazione della memoria. Lo hanno vinto anche Marco Paolini, Ascanio Celestini, Rita Borsellino, Francesco De Gregori. Ma il premio importante riguarda i diari: tutto il paese legge quelli che arrivano, da ogni parte d’Italia, di persone viventi o recuperati in bauli in soffitta. A settembre una giuria di specialisti giudica 8 finalisti. Ne hanno fatto parte, tra gli altri, Natalia Ginzburg e Gianni Minà. Il premio è la pubblicazione”.
Perrotta ha proposto di raccontare questo patrimonio romanzando, trasfigurando: ”Hanno subito accettato l’idea. Così ho fatto muovere i diari, perché mi aveva colpito il fatto che erano classificati per anno di arrivo, e che si trovavano i biglietti scritti alla madre da un partigiano accanto alle memorie di un repubblichino. Ho immaginato che di notte si spostassero, si confessassero, parlassero. E in fondo non ho tradito la verità: in quelle pagine si coglie un’urgenza assoluta di comunicare, senza schermi letterari o esibizionismo”.
Scorrono le lettere ottocentesche della contessa Emilia, scritte all’amante riempiendo la pagina prima in orizzontale e poi in verticale, le annotazioni su foglietti di calendario di Ida Nencioni, condannata al manicomio; il fazzolettino ricamato di Eufrosina Serventi, il dattiloscritto battuto con violenza, fino a incidere il foglio a fondo, del cantoniere ragusano semianalfabeta Vincenzo Rabito, più di mille fogli pubblicati da Einaudi, un memorabile racconto che attraversa tutto il Novecento. E molte altre vite, rinserrate tra gli scaffali, riprendono carne nell’appassionata narrazione di Perrotta.
L’AUTORE
Mario Perrotta (1970) è attore e autore teatrale. Cofondatore della Compagnia Teatro dell’Argine di Bologna, ha portato in scena, tra gli altri, gli spettacoli Italiani cìncali e La turnàta (scritti con Nicola Bonazzi), dedicati all’emigrazione italiana, e Odissea, con il quale ha vinto il Premio Hystrio per la drammaturgia. Nel 2008 il suo programma Emigranti Esprèss, andato in onda su Radio Rai, è diventato un libro pubblicato da Fandango. La Fondazione Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano gli ha conferito il Premio Città del diario, assegnato anche a Marco Paolini, Ascanio Celestini, Rita Borsellino e Francesco De Gregori. Un appuntamento da non perdere in un luogo magico come Bagnone .
Per informazioni è possibile telefonare al numero verde 800 498498 (al mattino) o all’Ufficio Turismo di Massa-Carrara allo 0585 240063.
I biglietti sono in vendita al prezzo di 8 euro. In occasione dello spettacolo di Perrotta sarà a disposizione anche il Lunatica Bus, servizio gratuito a prenotazione obbligatoria.
Tutte le informazioni sullo spettacolo sono consultabili all’indirizzo internet www.lunaticafestival.com.