I coniugi americani Alfred ed Enid Lambert cercano di apportare delle ”correzioni” alla vita e agli atteggiamenti dei loro tre figli Gary, Chip e Denise, al solo scopo di assicurare loro un futuro migliore.
In realtà nessuno dei tre è felice e realizzato. Gary, il maggiore, fa carriera come dirigente di banca ma ha enormi problemi familiari: sua moglie è viziata, infantile, immatura e ricattatrice fino a condurlo ad uno stato di depressione ossessiva e irrecuperabile. Chip, il secondogenito, è professore, ma licenziato con l’accusa di molestie sessuali ad un’alunna e oltretutto impegnato in loschi traffici in un paese dell’Est europeo. Denise, la terza figlia, è una cuoca affermata, ma ha evidenti problemi di identità sessuale.
Ma anche i tre figli ormai adulti hanno la pretesa di imporre delle “correzioni” ai loro anziani genitori, illudendosi di evitar loro le problematiche che di solito la vecchiaia comporta, ma in realtà soprattutto per evitare che eventuali problemi dei loro genitori ricadano sulle loro spalle: Gary, che è il più esperto in affari, desidera che i genitori vendano la casa in cui hanno sempre vissuto per trasferirsi in un posto più comodo e intanto specula su alcuni brevetti sottovalutati creati dal padre; Denise vuole convincere la madre a sottoporre il marito malato di Alzheimer ad una cura sperimentale non ancora sufficientemente, per ritardare gli effetti deleteri legati alla patologia. Chip, a sua volta, inventa per i genitori una carriera giornalistica inesistente perché lui in realtà è un’incapace.
Intanto arriva il Natale e Enid, ormai anziana, riesce miracolosamente a radunare per il suo ”ultimo Natale” tutta la famiglia, come ha sempre desiderato: ma la riunione di famiglia diventa un momento di scontro, il momento della verità, in cui ognuno dei personaggi butta fuori tutto quello che per anni ha tenuto nascosto nel suo animo, sperando di porvi rimedio con le ”correzioni” appunto. In pochi istanti vengono fuori le verità tenute nascoste e i sentimenti repressi.
La conclusione di una vita trascorsa a cercare ”correzioni” per evitare problemi: un’amarezza e una delusione per ognuno di loro, naturalmente. Comunque la vita continua, anche se il vecchio Alfred non vuole più continuare a vivere così e chiede al figlio prediletto Chip una ”correzione” finale che non viene però esaudita.
Così si conclude la storia di Enid e Alfred Lambert, dopo una vita trascorsa in una città del Midwest americano, accumulando oggetti, ricordi, delusioni e frustrazioni del loro matrimonio, allevando i tre figli secondo le regole rigorose e i valori dell’America del dopoguerra, attenta a ”correggere” ogni deviazione dal ”giusto”. Inutilmente…
”Le correzioni” è un grande romanzo, reso interessante e piacevole da una scrittura ricca di umorismo, umanità e simpatia, e al tempo stesso duramente critica della società contemporanea nella quale sono andati persi importanti valori che sono alla base della famiglia e della società.