Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer

Oskar è un bambino di nove anni che ha perduto il papà nella tragedia delle Torri Gemelle.
Vive nella costante paura che squilli il telefono, perché quel suono gli riporta alla mente l’ultimo squillo prima della tragedia che ha sconvolto la sua vita: le ultime parole di suo padre. Perché il suo papà l’ha chiamato poco prima di morire per rassicurarlo sulla sua sorte. E invece…l’ha lasciato con poche parole che sono rimaste impresse nella mente e nel cuore di Oscar: ”C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo”. È l’11 settembre del 2001. Dopo quelle poche parole il suo papà non c’è più, divorato da quell’inferno indimenticabile.

Chiuso nel suo dolore, sente intorno a sé un vuoto che neppure l’amore della madre riesce a colmare. Del resto con la mamma non ha quel rapporto così forte che aveva invece con suo padre. Passa il suo tempo a fantasticare per non dover pensare che il suo papà non c’è più. Perché non può smettere di pensare. Un giorno si chiude nello sgabuzzino e si mette a rovistare fra le cose di suo padre: ne sente il profumo, accarezza dolcemente la sua giacca, infila la manina nella tasca dei pantaloni e…ha una sorpresa: vi trova un vecchio scontrino e una strana chiave in un vecchio vaso blu.
Una chiave custodita dentro una busta con la scritta “black” davanti.
Per Oskar è uno spiraglio di luce nel buio affettivo che sente intorno e dentro di sé e allora inizia a cercare tutte le persone che si chiamano black perché spera di trovare suo padre.
Quella chiave assume per lui un significato importante, quella chiave gli permette di sentirsi vicino a lui un’ultima volta, di riallacciare un rapporto troncato, di compensare un vuoto affettivo che gli procura enorme sofferenza. Inizia così la ricerca del misterioso signor Black: un percorso attraverso il quale potrà dare finalmente una risposta all’enigma della chiave e del signor Black. E in questo percorso di ricerca incontra il nonno paterno mai conosciuto: un incontro che gli fa ritrovare un mondo di affetti e lo fa tornare alla vita.
L’AUTORE
Jonathan Safran Foer,
giovane talento americano, vive a New York, ma è nato a Washington nel 1977; ha già ricevuto numerosi premi per la narrativa e la scrittura creativa ed è uno dei curatori del Futuro dizionario d’America, pubblicato nel 2005. Questo è il suo secondo romanzo dopo l’esordio con Ogni cosa è illuminata, sempre edito in Italia da Guanda nel 2002 e da cui è stato tratto l’omonimo film di Liev Schreiber, presentato nel 2005 alla Mostra del Cinema di Venezia.

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