Questo saggio di Gianrico Carofiglio sembra anzi è un monito, giusto, giustissimo e ”obiettivo” in un mondo in cui la manipolazione, la trasformazione delle parole è diventata un vero e proprio ”modus loquendi”, un modo di parlare tanto per parlare, senza approfondire il significato della parola impropriamente pronunciata o scritta.
Gianrico Carofiglio ci ricorda in questo saggio che è indispensabile restituire alle parole il senso con il quale sono state coniate, con il quale sono state formulate per indicare uno stato d’animo, una situazione di fatto per cui quella parola è proprio il termine esatto. Solo attraverso questa consapevolezza è possibile fondare la verità dei sentimenti e delle idee.
Le parole servono a comunicare e raccontare storie, ma possono anche produrre trasformazioni e cambiare la realtà se impropriamente usate. Oggi se ne manipolano deliberatamente i significati con un risultato molto pericoloso: il logoramento e una perdita di senso che va al di là di ogni immaginazione e che è completamente avulsa dalla realtà. È pertanto necessario sottoporre le parole a una manutenzione attenta, ad un’autentica ”ristrutturazione” per ripristinare la loro forza originaria e renderle di nuovo aderenti alle cose.
L’autore concentra la sua indagine su una selezione di parole-chiave (vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta) e su un ambito a lui familiare, quello del linguaggio dei giuristi, che più di altri produce conseguenze concrete sulle persone e sul mondo. La diagnosi dello scrittore, magistrato e uomo politico barese, è che oggi si usino poche parole, di scarsa qualità e che la lingua utilizzata meccanicamente sia sciatta, banale e manipolata dall’ideologia dominante.
L’AUTORE
Gianrico Carofiglio, nato a Bari nel 1961, è sostituto procuratore antimafia presso la Procura di Bari. È autore di diversi testi di diritto e di due romanzi: “Testimone inconsapevole” (Sellerio, 2002), vincitore di numerosi premi e “Ad occhi chiusi” (Sellerio 2003). Il protagonista dei romanzi di Carofiglio è l’avvocato Guerrieri che ha conquistato i lettori assicurandogli un crescente e continuo successo di vendite e gli elogi della critica ne hanno fatto un vero caso editoriale, confermato dalla presenza costante nelle classifiche dei bestseller. Entrambi i suoi romanzi saranno tradotti in inglese, francese e tedesco. Nel 2004 è uscito per Rizzoli “Il passato è una terra straniera”, un romanzo di formazione, un racconto sul tempo fragile e misterioso che segna il passaggio dalla giovinezza all’età adulta. Tra i suoi romanzi Le perfezioni provvisorie (Sellerio 2010), il quarto della serie dell’avvocato Guerrieri. Con Rizzoli ha inoltre pubblicato un graphic novel insieme al fratello Francesco, Cacciatori nelle tenebre (2007), e una raccolta di racconti, Non esiste saggezza (2010). I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Dicono di lui
”Gianrico Carofiglio è, senza dubbio, uno di migliori autori italiani di romanzi neri”.
”Carofiglio, ormai entrato nell’Olimpo dei giallisti italiani e inventore del legal thriller tricolore, prende per mano il lettore e lo conduce sull’orlo del baratro… Una narrazione tesa, nervosa, pungente… i colpi di scena si susseguono fino al finale che non è un semplice passaggio a ritroso della frontiera, ma la conquista della maturità. (Stefano Zurlo – Il Giornale)”
“L’autore di Testimone inconsapevole e Ad occhi chiusi torna con un libro all’altezza dei precedenti, che è giallo ma anche romanzo di formazione. (L’Espresso)”