La storia di una coppia come tante: tanto amore ma tante zone d’ombra volutamente ignorate…per amore. O per indifferenza?…
Checco e Renata, una coppia collaudata in trent’anni di vita insieme, vissuta tra alti e bassi, ma sempre unita. Una sera come tante, Checco arriva a pensare che da molti anni non porta a ballare sua moglie Renata e così finalmente escono dal loro mondo domestico per immergersi in un’altra realtà dalla quale si sono isolati. Non c’è nessuna ricorrenza da festeggiare, ma solo il desiderio e la felicità di stare ancora insieme dopo tanto tempo. E ballano dondolandosi sulle note di un pezzo degli anni Sessanta, che li riportano indietro negli anni.
Si guardano negli occhi, mentre ballano, ed entrambi fanno un tuffo nel passato, un viaggio a ritroso nella loro vita e si rivedono trent’anni prima: vent’anni o poco più, persi l’uno nelle braccia dell’altra, pur ancora estranei ma già pronti a vivere un futuro insieme.
Questa sera sulle onde incantate di un lento Checco si mette a corteggiare Renata, come un tempo, e la prende un po’ in giro. Renata ci sta, forse le piace quel corteggiamento improvvisato dopo tanti anni e finge di offendersi: piccole schermaglie amorose attraverso le quali forse scoprono se stessi.
Certo i ricordi li uniscono: i momenti belli, ma anche i momenti brutti li hanno sempre vissuti insieme, anche se nel cammino insieme qualcosa è andato perduto, quel qualcosa di magico che li aveva uniti, zone d’ombra mai esplorate, volutamente.
Ma basta una ballata a riportarli nelle zone d’ombra che mai hanno cercato di esplorare e a renderli consapevoli che attraverso i loro scambi di battute da fidanzatini di un tempo si sono detti molto più di quanto possa apparire.
Una mascherata, dunque, per non pensare alle cose non dette, alle verità nascoste nell’arco della loro vita insieme. Ne sono entrambi consapevoli, ma entrambi hanno imparato a sorridere anche nei momenti no: si lasciano andare alla musica e tutto è come prima. Luci e ombre della vita: non tutto quello che si vede c’è, non tutto quello che c’è si vede…
L’AUTORE
Davide Longo (1971) è insegnante, regista di documentari, autore di testi per il teatro e per la radio. Tra i suoi romanzi: Un mattino a Irgalem (Marcos y Marcos 2001), Il mangiatore di pietre (Marcos y Marcos 2004), L’uomo verticale (Fandango 2010). Vive a Torino dove insegna scrittura presso la Scuola Holden.