Le ragazze di Kabul di Roberta Gately

Elsa è una ragazza americana, ha ventidue anni e ha sempre avuto una vita difficile.
Ha perduto molto presto suo padre e per questo ha dovuto mettersi a lavorare quando era ancora una ragazzina. È riuscita però a seguire un percorso di studi anche se con moltissimi sacrifici, ma alla fine i suoi sforzi non si rivelano inutili, perché consegue il diploma di infermiera. A ventidue anni, appunto, decide di lasciare Boston per portare aiuto e conforto alle popolazioni del Terzo Mondo. Ma quando arriva nella piccola clinica di Bamiyan in Afghanistan si trova di fronte ad una situazione che non avrebbe mai potuto immaginare.

In Afghanistan si trova di fronte alla povertà e al dolore, all’orrore e alla devastazione della guerra: orrori ai quali si può credere solo se si vivono, se si vedono e si tollerano pur senza potervi porre rimedio. Elsa ne riporta un terribile shock, che però non la scoraggia, ché anzi si rimbocca le maniche e si mette a lavorare senza mai fermarsi per dare a quella gente tutto l’aiuto possibile.
Elsa è una donna coraggiosa, arriva ad adattarsi ai costumi locali e indossa il burqa, ma non rinuncia alla sua grande passione: il rossetto. I colori del rossetto – rosso ciliegia, malva, rosa – sono flash di vita, sfumature che l’aiutano a sorridere e ad andare avanti anche quando la legge sanguinaria dei talebani arriva nel suo villaggio.
È proprio da un rossetto ritrovato per caso dopo la terribile esplosione di un autobus nasce un’amicizia che cambia per sempre la sua vita: il rossetto viene ritrovato da Parween, una giovane afgana ribelle che ha gli stessi ideali di Elsa e non vuole accettare la repressione del regime. Ed ha le sue buone ragioni: i talebani le hanno ucciso il marito e lei vuole vendicarlo. È proprio il caso che le fa incontrare e diventare amiche per sempre.
Un romanzo commovente, un appello disperato contro l’inutile tragedia della guerra.
L’AUTRICE
Roberta Gately,
infermiera, operatrice umanitaria e scrittrice, ha preso parte a diversi progetti umanitari nel Terzo Mondo, dall’Africa all’Afghanistan. Ha scritto per il «Journal of Emergency Nursing» e per «BBC World News Online». È impegnata attivamente nella promozione di iniziative a favore dei profughi e degli emarginati.

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