Si dice il peccato e si dice il peccatore. Il nuovo libro-inchiesta di Emiliano Fittipaldi, “Lussuria”, racconta lo scandalo dei preti pedofili in Italia e nel mondo e come questi casi siano, molto spesso, occultati dai vescovi e dal Vaticano. Una nuova ed esplosiva inchiesta che rischia ancora di svelare le ipocrisie e il malcostume di alcuni tra i rappresentanti della Chiesa cattolica. Dopo il clamoroso successo di “Avarizia” che nel 2015 diede origine allo scandalo e al processo Vatileaks, il giornalista Emiliano Fittipaldi torna in libreria con ‘Lussuria’ – edito da Feltrinelli ed uscito il 19 gennaio – e alza ancora una volta il velo sull’orrenda realtà della pedofilia tra i preti e sugli scandali sessuali che coinvolgono vescovi e cardinali.
Dall’Australia al Messico, dalla Spagna al Cile, ma anche in Italia, da Como alla Sicilia, sono centinaia ogni anno le denunce di reati e comportamenti inaccettabili da parte del clero. E per la prima volta nel libro-inchiesta di fittipaldi ci sono nomi e cognomidi chi in questi anni ha occultato, con le parole o con i fatti, i comportamenti sessualmente molesti di prelati e cardinali, come tre dei componenti del gruppo di potere più alto nella Santa Sede, George Pell, Óscar Rodríguez Maradiaga e Francisco Errázuriz; prelati importanti come Carlo Maria Viganò, Tarcisio Bertone, Timothy Dolan e molti vescovi italiani, che ancora oggi non ritengono che sia necessaria una denuncia obbligatoria davanti alle violenze sessuali dei loro preti, aiutati anche dalle linee guida vaticane e della Cei.
Nessuno, fino ad ora, aveva messo insieme dati, casi concreti e inchieste giudiziarie ma nel libro di Fittipaldi emerge finalmente l’orribile quadro di un sistema Chiesa che a volte è preda del peccato della lussuria, fino al punto da tacitare gli scandali, con il rischio che le vittime non siano mai risarcite e che le malefatte dei carnefici non siano mai svelate.