“Una donna” è il primo romanzo di Sibilla Aleramo, composto tra il 1901 e il 1904 e considerato uno dei primi testi femministi italiani. Nonostante inizialmente le case editrici come Treves e Baldini e Castoldi ne avessero rifiutato la pubblicazione, in realtà il romanzo ottenne da subito un enorme successo ed è stato tradotto in tantissime lingue, tra cui lo svedese, il polacco e il danese.
“Una donna” è chiaramente un romanzo autobiografico, nel quale la protagonista racconta in prima persona la sua vita, partendo dagli anni della fanciullezza fino alla maturità. Già dal titolo “ Una Donna” emerge l’ intenzione dell’autrice di spiegare al lettore che le vicende raccontate hanno carattere esemplare perchè potrebbero potenzialmente riguardare molte donne o tutte le donne, ma il titolo racconta anche il processo di maturazione che porta la protagonista ad avere una maggiore consapevolezza di se stessa e del suo valore, consapevolezza che la porta a diventare appunto una donna.
AMO DUNQUE SONO DI SIBILLA ALERAMO
Attraverso il racconto dell’infanzia e della relazione intima con il padre, e poi il racconto di vicende dolorose come il tentato suicidio della madre e uno stupro che la costringe a un matrimonio di facciata, la protagonista racconta il doloroso percorso che la porta a ribellarsi alle costrizioni sociali, alla violenza familiare e ai soprusi del marito, per riuscire ad esprimere anche al di fuori della famiglia la sua identità e conquistarsi una vita indipendente, anche a costo di perdere il figlio che ama. Si tratta di un cammino di rigenerazione che la stessa Rina Faccio dovette affrontare personalmente e il romanzo è il racconto della sua vita.