Un tuffo nella luce di Gabriele Romagnoli
Benjamin Devereaux, detto Benny quando ancora qualcuno lo chiamava per nome, ha venticinque anni e vive da eremita a Manhattan in un attico con vista sulle Torri Gemelle
Anche se ha regolato la propria esistenza come voleva, con tutte le precauzioni per non soffrire mai più, non sorride. Anche se vive di rendita, non sorride. Per farlo c’è bisogno di qualcun altro e Benny ha scelto di non aver bisogno di nessuno. Quel che gli serve lo ordina al telefono o premendo tasti al computer. Così si procura il cibo. Così rifornisce il suo uniforme guardaroba. Così riceve a domicilio un nuovo cd, un nuovo dvd, un nuovo libro, ogni volta che il precedente ha esaurito la sua funzione ed è stato eliminato. Così soddisfa i desideri sessuali.