Keith Gordon, figlio di immigrati delle Indie Occidentali, è dirigente in un ufficio per l’Integrazione razziale di Londra.
Ha una grande aspirazione: diventare scrittore. Alla quale per il momento deve rinunciare perché in un sol colpo si trova sommerso da preoccupazioni di ogni genere. Lavorando come assistente sociale, si occupa in particolare dell’inserimento degli immigrati. Sta proprio attraversando un periodo molto difficile: si è appena separato dalla moglie Annabelle, che pure per sposarlo aveva troncato ogni rapporto con la sua famiglia. Ma oltre che affrontare e risolvere le difficoltà dell’ambiente di lavoro, deve risolvere la sua situazione familiare: scopre che Laurie, la figlia appena diciassettenne, in pieno disagio adolescenziale, è coinvolta in un giro di gang di strada e la moglie gli invia continui messaggi perché è sempre più preoccupata per le amicizie di Laurie.
Case Editrici
La bestia sta nel corpo dell’angelo di Sheyla Bobba
”La bestia sta nel corpo dell’angelo” non è un libro di Medicina, ma un vero ”manuale” di vita vissuta e da vivere.
La “Bestia” ovvero la malattia si chiama Fibromialgia. L’autrice, che ha vissuto la dolorosa esperienza in prima persona, ha scritto questo libro per dare speranza a tutti quelli che la “Bestia” non ha risparmiato e per quelli che purtroppo non la vedono e… non la riconoscono…e anzi la ritengono una patologia inventata da alcuni medici che invece la sostengono. Per chi non ha un punto di riferimento, è un vero “manuale d’uso” del fibromialgico.
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Il giorno prima della felicità di Erri De Luca
Smilzo è un ragazzino orfano di entrambi i genitori, al quale hanno appioppato uno strano soprannome: “la scimmia”.
Viene cresciuto da Don Gaetano, un uomo tuttofare, nella Napoli degli anni ‘50, durante la rivolta delle Quattro Giornate: Don Gaetano è elettricista, muratore, portiere del caseggiato in cui abita anche lo Smilzo. Il ragazzo impara molte cose da Don Gaetano, una persona di grande esperienza che riesce a leggere nel pensiero della gente e conosce anche le emozioni più profonde nascoste nella mente del ragazzo, il cui gioco preferito è il calcio: i ragazzi più grandi però lo fanno giocare con loro solo per la sua capacità di recuperare i palloni. Ma lui in realtà va in cortile soltanto per la speranza di vedere Anna, una bambina che vede sempre dietro a una finestra.
Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer
Oskar è un bambino di nove anni che ha perduto il papà nella tragedia delle Torri Gemelle.
Vive nella costante paura che squilli il telefono, perché quel suono gli riporta alla mente l’ultimo squillo prima della tragedia che ha sconvolto la sua vita: le ultime parole di suo padre. Perché il suo papà l’ha chiamato poco prima di morire per rassicurarlo sulla sua sorte. E invece…l’ha lasciato con poche parole che sono rimaste impresse nella mente e nel cuore di Oscar: ”C’è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo”. È l’11 settembre del 2001. Dopo quelle poche parole il suo papà non c’è più, divorato da quell’inferno indimenticabile.
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Il mare degli inganni di Tim Severin
Hector Lynch è riuscito a evitare la forca grazie ad una giovane donna dal volto angelico e dal cuore generoso, Maria, che per amor suo ha mentito in tribunale perché fosse scagionato dall’accusa di pirateria.
Ma il destino non è benevolo per i due sfortunati giovani: infatti, subito dopo il processo, la ragazza è costretta a tornare in Perù. Ma Hector non si arrende al destino e accetta l’offerta d’imbarcarsi sotto il comando di John Cook per tentare un’impresa alla quale pochissimi marinai sono sopravvissuti: doppiare lo stretto di Magellano. Pur consapevole, Hector, dei pericoli cui va incontro, anche perché John Cook è un pirata tra i più crudeli e spietati che infestano i mari del Sud.
Eravamo solo bambini di Massimo Polidoro
Mario è un bambino di dodici anni, che è stato abbandonato appena nato ed è solo al mondo.
Dopo una lunga esperienza di brefotrofi e collegi, un giorno arriva in un istituto che accoglie bambini senza famiglia. Lo chiamano “il nido degli angeli”. Un nome che ispira dolcezza, conforto, amore. E quindi Mario spera di trovare finalmente quel calore umano e quell’affetto che non ha mai potuto avere dai genitori che non ha mai conosciuto e neppure nei vari istituti di cui è stato ospite, ma dove non tutti erano propriamente gentili e affettuosi. Per sua fortuna la direttrice è una ex suora che tutti stimano, perché è (oppure sembra?) una donna caritatevole che dice di volere molto bene ai ”suoi” sfortunati bambini, per i quali vuole essere “la mamma che non hanno mai avuto”.
Il bambino senza nome di Mark Kurzem
”Il bambino senza nome” è una storia vera, sconvolgente, una storia da leggere per non dimenticare gli orrori perpetrati nella seconda guerra mondiale.
Mark ha da poco iniziato il suo lavoro da ricercatore a Oxford. Un giorno, suo padre Alex confida al figlio un segreto angoscioso: non conosce la sua identità e le origini della sua famiglia. Un dolore atroce che per quasi settant’anni ha cercato invano di dimenticare ma che ora gli pesa sul cuore come un macigno, anche se i ricordi sono piuttosto confusi. Ma poco alla volta cominciano a riaffiorare i ricordi di un bambino biellorusso ebreo al quale a cinque anni è stata sterminata la famiglia dall’esercito lettone connivente col nazismo. Mark allora aiuta suo padre a ricostruire la sua storia. La trama si sviluppa nel rimorso di un uomo che pensa di non aver fatto nulla per salvare altre vite umane, ma all’epoca dei fatti era soltanto un bambino.
L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez
Fiorentino Ariza, poeta e proprietario della Compagnia Fluviale del Caribe, è innamoratissimo di Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caraibi.
Un amore immenso quello di Florentino Ariza, un amore immenso e puro, nato durante l’adolescenza, coltivato con una passione che va al di là del tempo, che non ha mai vacillato davanti a nulla, che ha resistito alle minacce del padre di lei e non ha mai perduto le speranze neppure di fronte al matrimonio d’amore di Fermina con il dottor Urbino. Un sentimento eterno e incrollabile che Fiorentino continua a nutrire contro ogni possibilità fino alla felice conclusione, inattesa e quasi incredibile.
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Maigret e l’uomo solitario di Georges Simenon
Maigret si trova ad affrontare il caso del ”morto senza nome” in un afoso giorno d’agosto: un incarico ingrato, ma che gli dà modo di uscire dall’aria pesante che si respira per immergersi nel mistero del caso.
Un clochard è stato assassinato con tre colpi di pistola al petto in un edificio abbandonato nei pressi delle Halles, fra cumuli di oggetti inutili e strani raccattati nei cassonetti. L’uomo non ha documenti addosso e in realtà non sembra un vero barbone: dai lunghi capelli di un colore bianco argento, al pari dei baffi e della barbetta alla Richelieu, si capisce che è stato accudito da un bravo barbiere. Anche le sue mani sono ben curate. In sintesi sembra una persona che ha avuto molta cura di sé e del suo aspetto. Sembrerebbe piuttosto un vecchio e nobile attore che recita la parte di un barbone.
Corpo libero di Ilaria Bernardini
La protagonista principale è Martina, una ragazza di soli 14 anni ma già una ginnasta professionista.
Va in Romania per partecipare alle gare di qualificazione per le Olimpiadi. Sono con lei Carla e Nadia per affrontare insieme un impegno importante per la loro carriera. Naturalmente c’è molta tensione fra le ragazze, unite e contemporaneamente divise dallo stesso obiettivo, perché tutte vorrebbero vincere, come del resto anche le atlete provenienti dalle altre nazioni. C’è quindi un’atmosfera di ansia, ma anche un pizzico d’invidia, di rivalità, di inevitabili confronti.