Monica Bellucci

Monica Bellucci

Introduzione di Giuseppe Tornatore

Quando Monica Bellucci posa per la foto da cui comincia questo racconto per immagini è ancora una ragazzina dalle labbra carnose, ma già si intravede colei che diventerà una star conosciuta in tutto il mondo

Sognava la fotografia, il cinema, le pagine delle riviste di moda, le grandi attrici italiane, Sophia, Gina… e poi a diciotto anni il desiderio si è avverato ed è cominciata la carriera di top model. La sua bellezza diversa da ogni altra, viva, sensuale, carnale, ha catturato l’obiettivo dei più grandi fotografi di moda che hanno fatto di lei un’icona.

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Malati di Farmaci di Mauro Di Leo

Malati di Farmaci di Mauro Di Leo

Perché l’industria farmaceutica vende farmaci dannosi, inventa malattie e specula sul cancro

– Le persone sono convinte che il loro benessere si identifichi col possesso di cose e la soddisfazione che ne ricevono non dura, tutta la loro vita sarà una rincorsa continua di un obiettivo che non raggiungeranno mai (…) si confonde il ben essere col tanto avere, il tanto avere produce mal essere.

– A questo mal essere generale la crescita della produzione di merci aggiunge un malessere specifico in due ambiti strettamente legati tra loro: l’alimentazione e la salute umana. (…) per riuscire a vendere le quantità crescenti di cibo le grandi aziende del settore hanno indotto una crescita dei consumi superiore al fabbisogno fisiologico, da cui sono derivati una serie di gravi problemi alla salute: dalla diffusione dell’obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari. Il tanto avere si è trasformato in mal essere.

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Alda Merini: la stagione del tormento di Mark Dennison

Alda Merini: la stagione del tormento di Mark Dennison

Non è facile dare un giudizio sulla poesia del nostro tempo: una valutazione equilibrata e serena necessita della prospettiva della distanza

Si sente, ad esempio, ripetere che nei tempi che viviamo la poesia è morta e che il progresso vertiginoso della scienza ha contribuito al suo definitivo tramonto. Ma chi ha assegnato alla sola ragione il supremo potere di scoprire la verità? Sono passate da tempo le esaltazioni illuministiche, positivistiche e storico materialistiche che assegnavano alla ragione tale potere; l’uomo moderno sa bene che, pur essendo essa un mezzo meraviglioso che ha consentito all’uomo di raggiungere traguardi impensabili, è pur sempre un povero tramite per scoprire la verità universale. Perciò il lettore che si accosti per la prima volta ad Alda Merini probabilmente sarà colpito dalla caratteristica sensualità poetica della forma. Poesia unicamente come compimento di se stessa, poesia come risposta alla propria fragilità: questa la chiave interpretativa delle variazioni metriche della Merini, del suo mondo carnale e naturalistico, delle immagini ricche di sensazioni, di metafore, d’implicazioni concettuali sull’avventura umana. Versi divisi fra flussi di coscienza e un tracciato romantico, disillusi dal reale e basati su inconfessabili moti dell’anima. La Merini vive il tempo del proprio amore inteso anche come maniera d’intuizione del circostante e quindi con inflessioni letterarie che trasfigurano in accensioni quasi cromatiche la costante inquietudine di questa sua pur sofferta gratificazione.

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Il silenzio di una donna di Belva Plain

Il silenzio di una donna di Belva Plain

Lynn e Robert Ferguson sembrano una coppia modello

Sposati, con due splendide figlie, lui colto, affascinante e in carriera, lei dolce e colma di affetto e attenzione per tutti. Una famiglia come tante, apparentemente felice. Ma dietro a questa vita apparentemente perfetta, dietro le porte chiuse della loro bella casa, si cela una situazione da incubo che Lynn, per amore, vuole a tutti i costi mantenere segreta.

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Pandemie d’Italia: il costo sociale delle epidemie di Guido Alfani e Alessia Melegaro

Pandemie d’Italia: il costo sociale delle epidemie di Guido Alfani e Alessia Melegaro

Dalla peste nera all’Aids, passando per influenza suina: Alfani e Melegaro, autori di Pandemie d’Italia ne ricostruiscono il significato economico e demografico

Dalla peste nera all’influenza suina la storia dell’umanità è un susseguirsi di pandemie le cui conseguenze non sono calcolabili solo con il numero dei morti. Nuovi e modificati comportamenti umani, innovazioni istituzionali e progressi nelle conoscenze mediche fanno sempre seguito alla pandemia e concorrono a determinare le modalità specifiche con cui la specie umana reagisce a un mutamento dell’ambiente biologico. E così, guidando il lettore in uno speciale tour a tappe tra le grandi epidemie che hanno colpito l’Italia negli ultimi sette secoli (peste, colera, sifilide, influenza spagnola e Aids), senza dimenticare le crisi più recenti causate dalla sars e dall’influenza aviaria e suina, Guido Alfani e Alessia Melegaro, autori di Pandemie d’Italia. Dalla peste nera all’influenza suina: l’impatto sulla società, si soffermano sul loro significato sociale, economico e demografico. La prima costante che i due ricercatori della Bocconi hanno riscontrato, osservando le diverse pandemie, è “che si tratti di un grande o di un piccolo rischio la psicosi da contagio è sempre in agguato” e i comportamenti più evidenti sono “la tendenza a incolpare della pandemia gruppi specifici, trattati alla stregua di untori volontari o inconsapevoli, (…) e la diffidenza nei confronti dei governi e delle istituzioni che, quando non riescono a intervenire rapidamente e in modo efficace, vengono accusati di favorire attivamente il contagio”.

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Libera di Feven Abreha Tekle e Raffaele Masto

Libera di Feven Abreha Tekle e Raffaele Masto

L’odissea di una donna eritrea in fuga dalla guerra

È la storia vera di Feven, una giovane donna che fugge dal suo paese, l’Eritrea, dove vige un regime crudele e repressivo che, subito dopo la scuola, l’ha costretta ad entrare nell’esercito. Il suo viaggio dura due anni: dopo i soprusi in una caserma di Assab, Feven fugge nel deserto, è costretta a subire la persecuzione della legge islamica in Sudan e a vivere come schiava in Libia.

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