Tutte a casa, di Francesco Provinciali
Storie di donne, di adolescenti e di bambine
”Tutte a casa” ricorda in parte quella pièce di David Hines ”Whore”, da cui Ken Russell decise di realizzare nel 1991 il film di risposta all’immagine americana fuorviante del mondo della prostituzione, data un anno prima da ”Pretty Woman”
Trapela dal testo carnalità e routine dell’atto sessuale, fonte di vita, godimento e allo stesso tempo di lussuria e violenza. Tutto è accessibile, acquistabile, indulgenza e verità comprese. Consumare più che mai diviene infinito presente, anche se si tratta di sesso, corpo e dignità.