Twilight, il romanzo di Stephenie Meyer all’origine della saga sull’eterna lotta tra vampiri e licantropi

Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui – chissà quale e quanto importante – aveva sete del mio sangue. Terzo, ero totalmente, incondizionatamente innamorata di lui“. Se solo a leggere queste parole provate un tuffo al cuore e vi si rizzano i capelli, è il momento giusto di sognare.
Proprio in questi giorni al cinema impazza la febbre per il film “New Moon”, il secondo episodio della saga di Twilight. Il primo episodio del film era uscito il 21 novembre 2008, tratto da un bellissimo e appassionante romanzo di Stephenie Meyer. E allora, quale migliore occasione del secondo episodio cinematografico per rispolverare un po’ la storia di un amore senza tempo e senza età, la storia impossibile di Bella ed Edward, la ragazzina fragile e introversa con il vampiro vegetariano.
Attraverso le parole di Stephenie Meyer è facile lasciarsi trascinare in un mondo incantato, così fantastico quanto reale.

Il libro risale al 2005, anno della sua prima pubblicazione negli Stati Uniti. E’ stato un successo immediato, non solo negli States ma in tutto il pianeta.

TWILIGHT: LA TRAMA
Isabella Swan decide a malincuore di trasferirsi dalla soleggiata Phoenix a Forks, la cittadina più piovosa degli Stati Uniti d’America, nello stato di Washington per vivere con il padre Charlie e lasciare libera la madre, Renée, di viaggiare con il nuovo marito Phil.
Nella nuova scuola, Bella, viene accettata in fretta dai compagni e molti ragazzi le dedicano attenzioni, ma Bella continua a pensare che Forks sia una città noiosa. Finché non incontra lo sguardo di Edward Cullen durante la pausa pranzo. Edward è di una bellezza e di una perfezione evidente e sta sempre con i suoi fratelli e sorelle adottivi, belli quanto lui. I due si troveranno braccio a braccio come compagni di banco nel corso di biologia, ma Edward evita Bella come se avesse una puzza pestilenziale.

Bella è convinta che Edward la odi dal primo momento in cui l’ha incontrata, ma questo suo comportamento cambia gradualmente, finché Edward la salva miracolosamente da un furgoncino che sta per investirla. Sarà l’inizio di un amore fantastico e tormentato…

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Premio letterario internazionale di poesia e narrativa Jacques Prévert: c’è tempo fino al 30 dicembre 2009

Restiamo in tema di premi e concorsi letterari: uno dei più noti e prestigiosi nel panorama degli esordienti è il Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa Jacques Prévert, che per il 2010 arriva alla sua sedicesima edizione. Per partecipare c’è tempo fino al 30 dicembre 2009.
Il Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa Jacques Prévert è un concorso organizzato dall’Associazione culturale “Il Club degli Editori” ed è rivolto agli esordienti per le sezioni di Poesia o Narrativa. Una delle condizioni tassative per partecipare è la presentazione di un testo assolutamente inedito: non sono infatti ammessi scritti che siano già stati premiati in altri concorsi. I premi? Di tutto rispetto: targhe e pubblicazione delle opere in antologie cartacee, che vengono fornite in un alto numero di copie all’autore premiato. Un buon modo per farsi pubblicità… Come? Naturalmente, mandando il libro a qualche casa editrice.

Qui di seguito trovate il testo integrale del bando…

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Poesia pura: la prima edizione del premio in scadenza il 31 dicembre 2009

Se non potete resistere al fascino della luna piena, se quando guardate fuori dal finestrino del treno vi lasciate rapire dalla linea dell’orizzonte, se quando vi chiudete nella vostra stanza non potete fare a meno di sognare e scarabocchiare rime con una matita spuntata su ogni stralcio di carta pulita, ecco un’occasione assolutamente da non perdere: “Poesia pura” è un premio letterario alla sua prima edizione, dedicato ai poeti di ogni età, provenienza e stile.

Il tema è libero e per partecipare c’è tempo sino al 31 dicembre. In palio, per i vincitori, un quadro del valore di 300,00 euro, diplomi di merito e la pubblicazione delle poesie più belle sul blog dedicato al premio. Se vi sembra poco, drizzate le orecchie: nella giuria del premio Poesia Pura c’è anche Paolo Ruffilli, nientemeno che uno dei giurati del prestigioso Premio Strega.

Cosa dovete fare per partecipare? Basta leggere il bando del concorso, che riportiamo integralmente.

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L’Isola sotto il mare, di Isabel Allende, dal 2 dicembre 2009 in libreria

Nei miei primi quarant’anni io, Zarité Sedella, ho avuto maggior fortuna di altre schiave. Vivrò a lungo e la mia vecchiaia sarà gioiosa, perché la mia stella – la mia z’étoile – brilla anche quando la notte è nuvolosa.
Comincia così “L’isola sotto il mare“, il nuovo libro – edito da Feltrinelli – di Isabel Allende, in libreria a partire dal 2 dicembre 2009. La Allende, torna così a narrare la storia di un’eroina passionale, una schiava nella Santo Domingo del tardo 1700. E’ Zarité Sedella, detta Tété, le cui passioni tracceranno il destino della sua vita, come accade a tutte le eroine della penna di Isabel Allende.

L’ISOLA SOTTO IL MARE: LA TRAMA
L’Isola sotto il mare è ambientato nel 1770 a Santo Domingo, quella che ora è l’isola di Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell’isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com’è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l’ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l’affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all’annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi – soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della Storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un’eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.

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