Protagonista de “Il simbolo perduto” è Robert Langdon, professore ed esperto in simbologia.
Il professor Langdon un giorno all’improvviso viene chiamato dal suo amico Peter Solomon, un uomo potentissimo affiliato alla massoneria, filantropo, scienziato e storico, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origini esoteriche della capitale americana. Naturalmente il professor Langdon accetta l’invito, ma si trova ad assistere al ritrovamento di un oggetto misterioso decorato con cinque simboli. Langdon intuisce subito che si tratta di una trappola per obbligarlo ad impegnarsi nel tentativo di svelare segreti millenari e a seguire le tracce del mondo perduto della saggezza esoterica.
Iris. Fiori di cenere di Maurizio Temporin
Thara è una diciassettenne affetta da narcolessia. È attiva solo all’alba e al crepuscolo, ma durante il giorno deve fare spesso uso di caffeina per non addormentarsi.
Per il resto Thara è un’adolescente normale: ha i suoi amici, i suoi problemi scolastici e familiari, i suoi hobby. È una ragazza apparentemente normale, tranne per il fatto che si addormenta di colpo nelle situazioni più imprevedibili e che si sente in forze solo all’alba e al crepuscolo. Il disordine neurologico da cui affetta non limita la sua quotidianità. Trascorre le sue giornate regolarmente tra rivalità scolastiche, pochi amici scelti e il difficile rapporto con la madre, senza immaginare quello che si nasconde dietro la scomparsa prematura del padre, che non ha mai conosciuto.
Il lupo e il filosofo di Mark Rowlands
Lezioni di vita dalla natura selvaggia
Brenin (”re” in gallese antico) è il nome di un cucciolo di lupo che Mark Rowlands, docente di filosofia in un’università americana, ha preso con sé, avendo letto per caso su un giornale un’inserzione che lo incuriosisce.
Risponde subito all’annuncio e in questo modo strano Mark diventa padrone felice di un simpaticissimo lupo di sei mesi, che per undici anni è la presenza più importante nella sua vita. Brenin, infatti, lo segue ovunque: assiste anche alle sue lezioni acciambellato sotto la cattedra. Superati i timori dell’inizio, anche gli studenti imparano ad amarlo e lo accolgono ogni giorno con grande entusiasmo.
Parole sulla sabbia di Ellen Block
Un passato misterioso avvolto nel silenzio. Un luogo magico che evoca ricordi. Una donna che riscrive la parola speranza.
Protagonista della vicenda è una donna, Abigail Harker, che “lavora con le parole”, ovvero è lessicografa (una studiosa di lessicografia e compilatrice di dizionari). Sconvolta dalla tragica morte del marito e del figlio nell’incendio della loro casa di Boston, Abigail abbandona il lavoro che pure ama tanto per trasferirsi in un’isola sperduta al largo della costa del North Carolina, dove diventa custode di un vecchio faro. Abigail però non trova la pace e la solitudine che pensava di trovare per poter esplorare tranquillamente l’isola che suo marito aveva amato fin da bambino, pur essendo arrivata a Chapel Isle fuori stagione.
Prima di morire addio di Fred Vargas
Durante una festa, in una notte afosa, in piazza Farnese, un omicidio misterioso.
Viene assassinato Henri Valhulbert, un editore esperto di arte, venuto a Roma per indagare sulla provenienza incerta di un disegno di Michelangelo apparso sul mercato francese. Il primo ad essere sospettato è il figlio Claude, che studia a Roma da molti anni insieme agli inseparabili amici Tiberio e Nerone, scanzonati compagni di sbornie ed appassionati amori. Vengono incaricati di risolvere il caso due detective: Valence, silenzioso e impulsivo, e Ruggieri, un ispettore molto loquace.
La vita è uguale per tutti di Paola Binetti
La legge italiana e la dignità della persona
”La vita è uguale per tutti” di Paola Binetti è una riflessione approfondita sui casi di cronaca che hanno appassionato fin qui tutti gli italiani, a partire dal drammatico caso di Eluana Englaro. Così spiega l’Autrice: “A quanti si chiedono che senso abbia avuto una vita come quella di Eluana basterà sfogliare i giornali di quei mesi per comprendere fino a che punto è riuscita a provocare le nostre intelligenze, a toccare i nostri cuori e a mobilitare le nostre volontà, proprio da quel letto in cui non sembrava capire che cosa accadesse intorno a lei”
Le correzioni di Jonathan Franzen
I coniugi americani Alfred ed Enid Lambert cercano di apportare delle ”correzioni” alla vita e agli atteggiamenti dei loro tre figli Gary, Chip e Denise, al solo scopo di assicurare loro un futuro migliore.
In realtà nessuno dei tre è felice e realizzato. Gary, il maggiore, fa carriera come dirigente di banca ma ha enormi problemi familiari: sua moglie è viziata, infantile, immatura e ricattatrice fino a condurlo ad uno stato di depressione ossessiva e irrecuperabile. Chip, il secondogenito, è professore, ma licenziato con l’accusa di molestie sessuali ad un’alunna e oltretutto impegnato in loschi traffici in un paese dell’Est europeo. Denise, la terza figlia, è una cuoca affermata, ma ha evidenti problemi di identità sessuale.
Horse boy di Rupert Isaacson
Il viaggio di un padre per guarire suo figlio
Horse boy è la storia vera di un padre che non ha mai perduto la speranza di guarire suo figlio. È la storia di due genitori disperati quando scoprono che il figlio Rowan è affetto da quella terribile patologia che i medici hanno diagnosticato come “disturbo pervasivo dello sviluppo”, ovvero autismo. Rupert e Kristin, i genitori del piccolo Rowan, temono che non riusciranno mai a comunicare con il piccolo e sono preoccupati non solo per il presente ma anche e soprattutto per il futuro di Rowan, un futuro fatto di silenzio e solitudine.
Il trucco della bellezza di Laura Bruzzaniti
Creme, compresse e trattamenti: viaggio tra gli inganni pubblicitari
Si dice che la pubblicità sia l’anima del commercio. È certamente vero: il ”bombardamento pubblicitario” fa vendere. Un gran vantaggio per il venditore, dunque!
Ma quale vantaggio per il consumatore? Innanzitutto la pubblicità, ”se menzognera”, incide enormemente sul borsellino, ma, cosa molto più importante, influisce pericolosamente soprattutto sulla nostra salute fisica e mentale. La cattiva pubblicità insinua nel nostro subconscio dubbi e sensi di colpa. Perché il consumatore arriva a porsi degli interrogativi che non hanno senso su ogni prodotto ”ad alta efficacia”, ma non veramente tale e soltanto reclamizzato tale.
Appena ho 18 anni mi rifaccio di Cristina Tagliabue Silveri
Storie di figli, genitori e plastiche
Modi & Mode: oggi è la moda del ”rifarsi”, anche se si è molto belli o perlomeno ”solo” carini e fisicamente ”affatto deludenti”.
Ma perché ha preso piede questa moda di stravolgere quello che madre natura ha creato, in particolare se non è una necessità vitale? Dove cercare le ragioni di questa tendenza generale a volersi ”rifare” più belli, più simili ai personaggi più in vista che poi magari nella realtà non sono così perfetti come sembrano? È solo apparenza che si cerca, è solo la magia del bisturi che si vuole sperimentare: quindi non più essere, ma apparire? Dev’essere un fatto di costume, la moda del terzo Millennio.
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