Gli occhi degli alberi di Andrea Sciffo
Teniamo tra le mani questo libro: è un oggetto di un certo peso, che ripaga l’impiego di carta e giustifica l’offerta di pasta cellulosa da parte di alberi (inconsapevoli? forse no…)
Il protagonista del racconto continuamente interrotto e riscritto su fogli/foglie, ma unitario come il ramo che si dirama in branche minori senza perdere identità, non sono tanto ”gli occhi degli alberi” secondo quanto afferma il titolo o la bella foto in copertina: è piuttosto l’immaginazione al femminile di un’autrice che si pone all’ombra della grande tradizione verdeggiante degli scrittori arborei. È in ottima compagnia: solo a guardare nel ‘900, trova compagni Herman Hesse, Jean Giono, Mario Rigoni Stern e quel J.R.R. Tolkien che va conosciuto a partire dal bel saggio di Vito Fascina Alberi e miti (WIP Edizioni, Bari, 2007).