Yuko è una ragazzina di quattordici anni che vive tra fantasia e realtà: per strada vede ”persone quasi trasparenti” e anche ”creature assurde, pesci giganteschi e minuscole api”.
E non solo: indovina anche i desideri e i pensieri di chi le sta vicino. Inoltre Kyu, il suo maestro di disegno le sta insegnando ad assegnare un colore a ogni stato d’animo e ad ogni emozione. Ma c’è anche un particolare molto strano: quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, non li vede nessuno, li vedono soltanto loro.
autore banana yoshimoto
Kitchen di Banana Yoshimoto
Mikage è una ragazza orfana, che rimane completamente sola quando muore la sua unica parente, la nonna, che l’ha cresciuta con grande amore
All’inizio la ragazza non riesce ha superare la dolorosa perdita e la solitudine che la circonda e cade in uno stato di apatia. Si aggiunge il problema che da sola Mikage non può permettersi di abitare nell’appartamento della nonna. Poi viene invitata ad abitare temporaneamente a casa di Yuichi Tanabe e di sua madre. E a questo punto una sorpresa: la madre è una donna bellissima, ma in realtà è il padre del ragazzo, perché dopo la morte della moglie l’uomo si è sottoposto ad un intervento per diventare donna, convinto che non si sarebbe mai più innamorato, essendo stato molto innamorato della moglie.
Un viaggio chiamato vita
In ”Un viaggio chiamato vita”, Banana Yoshimoto raccoglie preziosi frammenti di memoria e ci porta con sé, lontano nel tempo e nel mondo.
In fondo la vita è un viaggio e come tutti i viaggi si compone di ricordi: dalle emozioni del primo amore alla scoperta della maternità, dalle piramidi egiziane alla Tokyo degli anni Settanta.