Durante una festa, in una notte afosa, in piazza Farnese, un omicidio misterioso.
Viene assassinato Henri Valhulbert, un editore esperto di arte, venuto a Roma per indagare sulla provenienza incerta di un disegno di Michelangelo apparso sul mercato francese. Il primo ad essere sospettato è il figlio Claude, che studia a Roma da molti anni insieme agli inseparabili amici Tiberio e Nerone, scanzonati compagni di sbornie ed appassionati amori. Vengono incaricati di risolvere il caso due detective: Valence, silenzioso e impulsivo, e Ruggieri, un ispettore molto loquace.
editore einaudi
Le correzioni di Jonathan Franzen
I coniugi americani Alfred ed Enid Lambert cercano di apportare delle ”correzioni” alla vita e agli atteggiamenti dei loro tre figli Gary, Chip e Denise, al solo scopo di assicurare loro un futuro migliore.
In realtà nessuno dei tre è felice e realizzato. Gary, il maggiore, fa carriera come dirigente di banca ma ha enormi problemi familiari: sua moglie è viziata, infantile, immatura e ricattatrice fino a condurlo ad uno stato di depressione ossessiva e irrecuperabile. Chip, il secondogenito, è professore, ma licenziato con l’accusa di molestie sessuali ad un’alunna e oltretutto impegnato in loschi traffici in un paese dell’Est europeo. Denise, la terza figlia, è una cuoca affermata, ma ha evidenti problemi di identità sessuale.
La strada che va in città di Natalia Ginzburg
La strada che va in città è il racconto di una ragazza giovanissima che fa un matrimonio d’interesse per dare una svolta alla sua vita.
La ragazza si chiama Dalia, vive in piccolo paesino di campagna con sua madre e i suoi fratelli. Fra madre e figlia non c’è un buon rapporto: si sopportano a vicenda. Pur di stare lontano da casa Dalia vive divisa tra il piccolo paese, dal quale decide di andarsene, e la città, dove spera di realizzare i suoi sogni. In città, infatti, trascorre le sue giornate con i fratelli e con le amiche. E in città vive la sorella maggiore Azalea, sposata con un uomo ricco, che le consente di condurre una vita agiata.
Il memoriale della Repubblica di Miguel Gotor
Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano.
Un documento tra memoria difensiva e testamento morale trent’anni dopo.
Dopo oltre trent’anni dal rapimento e dalla morte di Aldo Moro, il cosiddetto memoriale, in duecento quarantacinque fotocopie, riproduce gli autografi dell’interrogatorio a cui il prigioniero fu sottoposto dalle Brigate rosse e alcune riflessioni da lui elaborate durante il sequestro. Il memoriale è scritto di pugno da Aldo Moro durante la prigionia e reso pubblico in tre momenti ben distinti – a Roma, a sequestro in corso e a Milano, nel covo brigatista di via Monte Nevoso, prima nel 1978 e poi nel 1990 -, è stato al centro di speculazioni, delitti, ricatti, conflitti tra poteri, episodi inquietanti e quesiti ancora aperti.
L’arte della gioia di Goliarda Sapienza
Protagonista a tutto campo di questo romanzo è Modesta, una donna siciliana, piena di vita, immorale, una donna che racchiude in sé sensualità e intelligenza ma soprattutto ”l’arte della gioia”.
Una donna che si chiama Modesta, ma della quale non si conosce il cognome. Neppure lei lo conosce e a chi glielo chiede risponde che ha visto suo padre una volta sola e in quell’unico incontro lui l’ha violentata. Aveva solo quattro o cinque anni. Modesta vive in una casa povera con la madre e una sorellina mongoloide. Ma dopo l’incendio della casa e la morte della madre e della sorellina, va a vivere in convento, dove trova l’affetto e la protezione della madre superiora, che purtroppo muore e Modesta deve lasciare il convento.
La vita accanto di Mariapia Veladiano
Rebecca è una bambina brutta, è nata irreparabilmente brutta. E sua madre non l’accetta.
Dopo il parto non l’ha mai presa in braccio, non l’ha mai coccolata e suo padre non ha neppure tentato di svegliare in lei l’amor di madre che ogni mamma custodisce nel suo cuore. Del resto neppure lui ama quella sfortunata bambina che sembra uno scherzo crudele della natura. Di lei si prende cura zia Erminia, una donna tanto bella quanto generosa, che prova per la bambina un grande affetto. Purtroppo, però, sotto quell’apparenza gioiosa nasconde un mistero. Chi ama veramente Rebecca è la tata Maddalena.
Le benevole di Jonathan Littell
Maximilian Aue vive e lavora nel Nord della Francia, ma è nato in Alsazia da madre francese e padre tedesco.
Dirige sotto falso nome una fabbrica di merletti, svolgendo il suo lavoro con quella precisione ed efficienza che sono peculiari del suo carattere. Per precisione ed efficienza, peraltro, si era distinto anche negli anni del nazismo, quando fra il 1937 e il 1945 aveva fatto carriera nelle SS in Germania. Era entrato a far parte del corpo speciale di Hitler per caso: fermato dalla polizia dopo un incontro omosessuale, aveva accettato di arruolarsi per evitare la denuncia. Nel 1941 Maximilian è sul fronte orientale, dove partecipa al genocidio di ebrei, zingari e comunisti.
L’amore e gli stracci del tempo di Anilda Ibrahimi
Zlatan e Ajkuna, due bambini, origini e tradizioni diverse e una tenera amicizia da cui nasce un grande amore: su questi personaggi è imperniata la storia raccontata in questo romanzo di Anilda Ibrahimi.
Zlatan e Ajkuna, lei kosovara di etnia albanese e lui serbo. Due bambini che crescendo imparano ad amarsi: un amore per tutta la vita, anche se poi la vita li separa. Zlatan, la prima volta che vede Ajkuna, ne rimane colpito, ma si sente ”rapito” soprattutto dalle sue trecce, che ”si allungano quasi a toccare terra”.
Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro
Kathy, Tommy e Ruth, tre bambini e un identico destino: tutti e tre non hanno genitori pur non essendo orfani, e insieme vivono in un collegio, Hailsham, nella campagna inglese.
Un’autorità superiore e invisibile ha programmato la loro vita. Della loro educazione si occupano alcuni tutori. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli, come se ne avesse paura. Ma anche gli altri tutori sono strani quando i bambini pongono loro domande in apparenza semplici.
Firmino di Sam Savage
Firmino è un personaggio particolare. Non è un bambino, non è un uomo. Firmino è un…topo speciale ed…erudito.
Non per niente è nato in un mondo di cultura qual è la libreria di Boston. Firmino è il tredicesimo cucciolo della nidiata, il più fragile e malnutrito, perché la mamma ha solo 12 mammelle e Firmino rimane escluso dal nutrimento. In un primo momento si scoraggia, ma poi, guardando i libri che gli stanno attorno, s’inventa un modo per sopravvivere. Perché non provare ad assaggiarli? Magari sono buoni.