Un thriller nel quale Andrea Camilleri racconta una vicenda realmente accaduta nella Sicilia di centodieci anni fa. Un thriller che vuole essere anche la denuncia di un fenomeno molto diffuso anche nell’Italia di oggi: rifiutarsi di vedere la verità che è sotto gli occhi di tutti. Siamo nel 1901 a Palizzolo, nel Trapanese. Sacerdoti e religiosi praticano regolarmente la violenza sessuale alle giovani parrocchiane.
editore sellerio
Il gioco degli specchi di Andrea Camilleri
Siamo di fronte ad un nuovo caso abbastanza complesso di cui si sta occupando il Commissario Montalbano. Un caso che poi, non si sa come, va ad intrecciarsi con un altro caso altrettanto intricato.
In realtà, quindi, sono due i casi che il commissario Montalbano è chiamato a risolvere. Egli, infatti, viene a trovarsi di fronte ad una serie di enigmi che apparentemente sono scollegati tra loro. Ma solo apparentemente. In effetti, la vicenda inizia con due incidenti un po’ insoliti e non collegati: una bomba che esplode e un’automobile che viene ridotta in pessime condizioni. Ma alla fine i legami si scoprono…
Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio
Viene ucciso barbaramente un bambino di nove anni. Il suo corpo viene ritrovato nel fondo di un pozzo. Dell’omicidio viene accusato un ambulante senegalese, Abdou … Read more
Odore di chiuso di Marco Malvaldi
Siamo nella Maremma toscana, in un castello nel quale il conte Alinaro Bonaiuti ha invitato alcuni ospiti per la battuta di caccia del fine settimana
Con gli altri arriva il gourmet Pellegrino Artusi, famoso per il suo manuale di cucina “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, il primo del genere, con il quale ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Nel castello dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, formata da due figli maschi, Gaddo, poeta dilettante e Lapo, sempre a caccia di servette e contadine; dalla figlia Cecilia, una ragazza di talento; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia e le due cugine zitelle. Poi la numerosa servitù: la cuoca, il maggiordomo Teodoro e la cameriera Agatina.
Ognuno muore solo di Hans Fallada
“Ognuno muore solo” è un romanzo sulla resistenza. Un romanzo sulla resistenza e sulla disperazione.
Siamo a Berlino nel 1940. Al numero 55 della Jablonskistrasse la postina consegna ai Quangel, una modesta famiglia operaia, la lettera che comunica la morte in guerra del loro unico figlio, morte da eroe per il ”Führer e per il suo popolo”. La notizia scatena nel cuore di Otto e Anna Quangel un dolore indicibile, ma anche la ribellione e il desiderio di fare qualcosa, sfidando il terrore nazionalsocialista con l’arma del coraggio e della speranza, dopo aver appreso la terribile notizia della morte in guerra del loro unico figlio.