Una vita sottile di Chiara Gamberale
”Una vita sottile” di Chiara Gamberale è un’autobiografia senza veli, uno scoprirsi pian piano fino a mostrare tutto di sé, tanto che nell’introduzione dell’edizione tascabile Marsilio, lei stessa scrive che subito dopo la pubblicazione del romanzo voleva che la sua creazione sparisse dalle librerie, troppo sfacciata, troppo ingenua da suscitare persino vergogna. Forse però questa è la reazione immediata che si prova nel momento in cui si condivide la propria esistenza in modo così intimo. Niente di cui preoccuparsi, insomma!
Ma al di là di questi pensieri del tutto normali che l’autrice ha avuto nel rivedersi attraverso le parole del suo libro, c’è un concetto molto importante che risalta, la necessità di raccontarsi senza la paura di rimandare la propria immagine interiore così come lei stessa la viveva in quel momento. È evidente, addentrandosi nel romanzo, che la scrittura per l’autrice è fonte di salvezza, è il posto in cui perdersi e ritrovarsi, esplosione di sentimenti che altrimenti andrebbero repressi fino a farla implodere.