Un pilota è costretto ad atterrare nel deserto del Sahara a causa di un guasto del suo aereo.
Si ritrova da solo nella vastità sabbiosa del deserto, a mille miglia da una qualsiasi regione abitata. E ad un tratto, nel silenzio totale, assoluto, sente accanto a sé una strana vocetta di bambino: “Mi disegni, per favore, una pecora?” Il ragazzino è un piccolo principe che ha abbandonato il pianeta sul quale è nato, uno spazio appena più grande di una casa, e vaga per gli spazi, incontrando personaggi strani che rappresentano i vari aspetti dell’animo umano.
narrativa ragazzi
Storie del mare di Folco Quilici
Atemi è nato nell’isola della Polinesia, dove una volta gli squali erano i peggiori nemici dell’uomo.
Oggi invece le cose si sono invertite: sono gli uomini i peggiori nemici degli squali a causa di una pesca indiscriminata che potrebbe portare all’estinzione della specie. Ma non tutti gli uomini uccidono a sangue freddo questi abitanti del mare. Atemi, ad esempio, non avrebbe mai immaginato di incontrare uno squalo da vicino: lontana da lui l’idea di fargli del male, chè anzi ne diventa amico, gli parla e addirittura arriva a salvargli la vita, mettendo in pericolo la propria.
Iris. Fiori di cenere di Maurizio Temporin
Thara è una diciassettenne affetta da narcolessia. È attiva solo all’alba e al crepuscolo, ma durante il giorno deve fare spesso uso di caffeina per non addormentarsi.
Per il resto Thara è un’adolescente normale: ha i suoi amici, i suoi problemi scolastici e familiari, i suoi hobby. È una ragazza apparentemente normale, tranne per il fatto che si addormenta di colpo nelle situazioni più imprevedibili e che si sente in forze solo all’alba e al crepuscolo. Il disordine neurologico da cui affetta non limita la sua quotidianità. Trascorre le sue giornate regolarmente tra rivalità scolastiche, pochi amici scelti e il difficile rapporto con la madre, senza immaginare quello che si nasconde dietro la scomparsa prematura del padre, che non ha mai conosciuto.
L’occhio del lupo di Daniel Pennac
Un ragazzo, che si chiama Africa, va allo zoo. Si ferma davanti alla gabbia di un lupo e si mette a fissarlo incuriosito da un particolare: il lupo ha un solo occhio aperto.
Il lupo cammina su e giù per la gabbia e si ferma solo per dormire. Il ragazzino non si muove, continua a guardarlo, mentre gli altri visitatori saltano, urlano, scappano…Ma Africa non si muove, continua a fissare il lupo e fa un gesto incredibile: siccome l’animale ha soltanto un occhio, anche lui chiude uno dei suoi, come per mettere a suo agio la bestia e mettersi sullo stesso piano: entrambi con un occhio solo. Una sensibilità che il lupo istintivamente recepisce e, per la prima volta, decide di raccontare al ragazzo la sua storia.