Il sangue di Montalcino di Giovanni Negri

 Il sangue di Montalcino di Giovanni Negri

Un’indagine del commissario Cosulich

Irrompe nella narrativa gialla italiana il primo detective che indaga nel mondo del vino, il commissario Cosulich, astemio

Tra maliarde francesi, vecchi luminari, avvenenti produttrici, nobili decaduti, scaltri manager e affaristi spregiudicati, scopriamo che un enologo nasconde molti più segreti di quanti ne possiamo immaginare. Roberto Candido, enologo di fama mondiale, è stato trovato ucciso nell’abbazia di Sant’Antimo, tra le vigne di Montalcino, sotto un antico affresco con san Cristoforo. A indagare è chiamato il taciturno e colto commissario Cosulich al quale tocca una bella gatta da pelare. Perché se c’è un winemaker assassinato, e se accorre la stampa nazionale e persino la Cnn, la faccenda è piú grossa di quanto sembri. È un complicato giallo di vino, con troppi interessi di mezzo, non sempre puliti. Ma è anche un giallo divino, perché forse Candido si era imbattuto in cose proibite e sacrileghe. Una verità sepolta nel cuore piú profondo della terra. Una verità che risale a tempi molto lontani, quando nei più antichi giardini cresceva la Prima Uva.

Sogno amaranto di Cinzia Luigia Cavallaro

 Sogno amaranto di Cinzia Luigia Cavallaro

”Una storia d’amore incompiuta” annuncia il prologo di Sogno amaranto. Luce e tenebra, anime e corpi, amore e morte: ogni cosa è teatro nel romanzo di Cinzia Luigia Cavallaro; le maschere indossate, reali e psicologiche, i lunghi monologhi dei protagonisti, il finale – che ovviamente non sveliamo – ma che cala sulla storia come un sipario inaspettato

Fairy è la donna-angelo: matura e materna, pronta a vedere il vero volto dell’uomo di cui si innamora oltre le sue mille maschere d’attore narciso. Una donna che non ha paura di riconoscere l’amore e darsi completamente, anche a costo di soffrire. Dick è l’esatto opposto: un uomo affascinante e di successo, ma fragile e infantile, incapace di scoprire il piacere in una relazione che duri oltre il terzo giro di lenzuola: un po’ un cliché.

Un libro per l’Ambiente 2011

 Un libro per l’Ambiente 2011

Il concorso nazionale di editoria verde per ragazzi di Legambiente

Tre titoli per la Narrativa e tre per la Divulgazione Scientifica.

Ecco i libri scelti della giuria di esperti

L’Albero di Anne
Vincitore assoluto per la miglior coerenza grafica-testo

Figli del vento: il falco pellegrino tra leggenda e realtà di Benedetti Consoli Gemma, Mamma mia che caldo che fa di Leo Hickman e Il manuale della natura. 100 giochi e attività alla scoperta del pianeta verde di Lisak Fréderic e Petruzé Jean-Claude. E ancora: Il regalo nero di Dolf Verroen, Una casa che mi piace di Roberto Piumini e Ariel che sapeva volare di Victoria Forester.

Le voci di Nike di Silvia M. Damiani

 Le voci di Nike di Silvia M. Damiani

Primo movimento Allegro maestoso

Il romanzo racconta la storia della Principessa Nike, figlia del Re Malesius e della Regina Amelia. Si apre con un prologo che, grazie alla buona trama circolare del racconto, chiarisce ogni dubbio del lettore. La storia inizia con i funerali dell’adorato zio della piccola Nike, il fiero Nabil, che si rivelerà presto il più pericoloso nemico della famiglia reale. Proprio per fuggire dalle grinfie dei perfidi aguzzini di Nabil che la protagonista de ”Le voci di Nike” comprenderà il mistero che l’accompagna da sempre e per sempre.

Caos calmo di Sandro Veronesi

 Caos calmo di Sandro Veronesi

Pietro, un uomo di quarant’anni, ha un lavoro che lo vede impegnato in un network televisivo con un ruolo dirigenziale, una moglie bellissima innamorata di lui e una bambina di dieci anni che lo adora. Mentre salva la vita ad una sconosciuta che sta annegando, perde la moglie che a casa viene colta da un aneurisma

Ogni legame con la realtà buona viene spezzato e lui si trova solo a prendersi cura della figlia, che diventa l’unico scopo della sua vita. Pietro viene colto da una calma apparente, ma dentro di lui è il caos: trascorre ogni istante delle sue giornate davanti alla scuola di sua figlia, dapprima in auto, poi seduto su una panchina ad aspettare che esca, per salutarla con la mano durante la ricreazione, quando la bimba si affaccia alla finestra per guardarlo.

”Sentire che stai male mi toglie il respiro” di Alessandra Galdiero

 ”Sentire che stai male mi toglie il respiro” di Alessandra Galdiero

Andrea, protagonista di ”Sentire che stai male mi toglie il respiro”, ripercorre un amore giunto dolorosamente al suo capolinea

Una storia che egli stesso è costretto a troncare per l’incapacità di Erika, la sua donna, di arrendersi all’evidenza di un amore che non c’è più. Andrea non riesce a darsi pace e nel disperato tentativo di dare un’ultima chance alla sua storia d’amore con Erika, le toglie la vita, quasi senza accorgersene. Da questo momento il protagonista di ”Sentire che stai male mi toglie il respiro” entra in un vortice di emozioni troppo forti per essere controllate. Tra cronache quotidiane, simboli che hanno perduto il loro significato e riflessioni sull’animo umano, Andrea si aggira tra le strade di una Napoli che si presenta caotica, stupenda, faticosa e insuperabile.

Ogni cosa alla sua stagione di Enzo Bianchi

 Ogni cosa alla sua stagione di Enzo Bianchi

”Ora che avverto quotidianamente l’incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto… ” dice Enzo Bianchi che parte con cuore, testa e memoria, alla ricerca di tutti i luoghi che hanno suscitato in lui affetti e sentimenti, dove ha trascorso l’infanzia o che ha raggiunto viaggiando

E noi partiamo con lui. Quelli che visitiamo sono angoli di mondo ma anche luoghi della vita e dell’anima. Sono il Monferrato con le sue colline, i bric, il paese con la sua comunità, le usanze, i proverbi, l’esistenza grama, la fatica e i momenti di forte e gratuita solidarietà. Sono via Po a Torino, l’università, i portici con i caffè all’aperto. Sono anche la più lontana Santorini con la sua luce impareggiabile e l’occhio puntato sul Mediterraneo. Sono la cella del monaco, un luogo da dove osservare il mondo, dove diventare consapevoli delle gioie e delle sofferenze e dove prendono forma le parole con cui narrare qualcosa della vita. Un luogo in cui si ripropone sovente la domanda: che ne è di noi? Perché questo viaggio, naturalmente, è anche un viaggio nel tempo, un viaggio nella vita che scorre, nei giorni di un uomo e in quelli delle stagioni.

Un vento pieno di foglie di Monique Saint-Helier

 Un vento pieno di foglie di Monique Saint-Helier

Il vecchio Alérac, ultimo proprietario di una fortuna dissipata, non riesce a convincersi di dover dare in sposa la propria nipote a vari pretendenti

Nella sua casa vasta e antica, immersa nel passato e nella natura della campagna francese, negli anni Trenta, un mix morboso di sentimenti si confonde e si fonde con una natura onnipresente e sotto l’incalzare del ritmo delle stagioni.

Più forti di prima di Barbara D’Urso

Più forti di prima di Barbara D’Urso

Storie di donne dalla tragedia alla rinascita

”C’è una lezione che molte donne, e io sono tra queste, imparano dalla vita: si può riemergere dalle sconfitte, dai fallimenti, dalle difficoltà e dai dolori trovando in se stesse energie, coraggio e risorse che neppure immaginavamo di possedere. Le vite di Catena, di Alessia, di Sharon, per citare solo alcune delle protagoniste di queste pagine, ci insegnano moltissimo: queste donne sono passate attraverso prove difficili, hanno conosciuto momenti di autentica disperazione, hanno creduto di non farcela, ma tutte, mediante un percorso di crescita personale e di battaglie talvolta eroiche, sono riuscite a riprendersi la propria libertà, ad affermare i propri diritti, oppure a risalire da un abisso che rischiava di ingoiarle, e comunque a non arrendersi.