La legge italiana e la dignità della persona
”La vita è uguale per tutti” di Paola Binetti è una riflessione approfondita sui casi di cronaca che hanno appassionato fin qui tutti gli italiani, a partire dal drammatico caso di Eluana Englaro. Così spiega l’Autrice: “A quanti si chiedono che senso abbia avuto una vita come quella di Eluana basterà sfogliare i giornali di quei mesi per comprendere fino a che punto è riuscita a provocare le nostre intelligenze, a toccare i nostri cuori e a mobilitare le nostre volontà, proprio da quel letto in cui non sembrava capire che cosa accadesse intorno a lei”
saggio
Horse boy di Rupert Isaacson
Il viaggio di un padre per guarire suo figlio
Horse boy è la storia vera di un padre che non ha mai perduto la speranza di guarire suo figlio. È la storia di due genitori disperati quando scoprono che il figlio Rowan è affetto da quella terribile patologia che i medici hanno diagnosticato come “disturbo pervasivo dello sviluppo”, ovvero autismo. Rupert e Kristin, i genitori del piccolo Rowan, temono che non riusciranno mai a comunicare con il piccolo e sono preoccupati non solo per il presente ma anche e soprattutto per il futuro di Rowan, un futuro fatto di silenzio e solitudine.
Il trucco della bellezza di Laura Bruzzaniti
Creme, compresse e trattamenti: viaggio tra gli inganni pubblicitari
Si dice che la pubblicità sia l’anima del commercio. È certamente vero: il ”bombardamento pubblicitario” fa vendere. Un gran vantaggio per il venditore, dunque!
Ma quale vantaggio per il consumatore? Innanzitutto la pubblicità, ”se menzognera”, incide enormemente sul borsellino, ma, cosa molto più importante, influisce pericolosamente soprattutto sulla nostra salute fisica e mentale. La cattiva pubblicità insinua nel nostro subconscio dubbi e sensi di colpa. Perché il consumatore arriva a porsi degli interrogativi che non hanno senso su ogni prodotto ”ad alta efficacia”, ma non veramente tale e soltanto reclamizzato tale.
Appena ho 18 anni mi rifaccio di Cristina Tagliabue Silveri
Storie di figli, genitori e plastiche
Modi & Mode: oggi è la moda del ”rifarsi”, anche se si è molto belli o perlomeno ”solo” carini e fisicamente ”affatto deludenti”.
Ma perché ha preso piede questa moda di stravolgere quello che madre natura ha creato, in particolare se non è una necessità vitale? Dove cercare le ragioni di questa tendenza generale a volersi ”rifare” più belli, più simili ai personaggi più in vista che poi magari nella realtà non sono così perfetti come sembrano? È solo apparenza che si cerca, è solo la magia del bisturi che si vuole sperimentare: quindi non più essere, ma apparire? Dev’essere un fatto di costume, la moda del terzo Millennio.
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No globul di David Lubrano
“No globul” è il racconto tragicomico di oltre dieci anni di calvario.
L’autore, affetto da una grave patologia del sangue, ha il coraggio di parlarne in chiave comica, seppur costretto per dieci lunghi anni ad una vita d’inferno tra trasfusioni, ricoveri in ospedale, medicinali ultra invasivi, inevitabili incontri ravvicinati con la malasanità e…l’ovvia paura della fine.
La patologia si chiama Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN), è grave e rara, talmente rara da essere definita “orfana”: è una malattia dei globuli provocata da un malfunzionamento del midollo osseo per la quale in Italia non esisteva ancora una cura efficace.
CondividEndo di Veronica Prampolini
Lacrime e sorrisi nell’endometriosi
“CondividEndo” è un libro dedicato alla lotta contro l’endometriosi, pubblicato dopo solo poco più di un anno da “Canto XXXV – Inferno. Donne affette da Endometriosi”. Il significato del libro si desume immediatamente dal titolo che l’autrice ha scelto, un titolo in perfetta sintonia con l’obiettivo che Veronica Prampolini si propone: condividere con le altre l’endometriosi, condividere una malattia che come poche altre condanna alla solitudine, condividere dolore del presente e speranza per il futuro. Perché condivisione è anche comprensione, sostegno, conforto, ricerca comune di un’alternativa terapeutica possibile.
Se lo riconosci lo eviti di Melania Rizzoli
Capire i segnali che manda il nostro corpo, le testimonianze di chi ha sofferto il cancro
Un saggio-messaggio è questo di Melania Rizzoli, rivolto a quanti ancora non sanno che la ”malattia del secolo” si può soprattutto prevenire prima ancora che curare. E di cancro si guarisce con sempre maggiore frequenza con la… prevenzione e cercando di interpretare i segnali d’allarme, pur se spesso poco chiari, che ci manda il nostro organismo. Melania Rizzoli ci spiega in modo semplice come “ascoltare” la voce del nostro corpo, studiando e analizzando il corpo umano, organo per organo, dalla pelle all’intestino.
La vita senza limiti di Beppino Englaro e Adriana Pannitteri
La morte di Eluana in uno Stato di diritto
Una storia dolorosa, la storia di un padre che ha dovuto lottare perché venisse rispettata la volontà di sua figlia.
Il ”caso Englaro”: chi non lo ricorda? Una ragazza tanto giovane e tanto sfortunata che, senza saperlo, ha pronunciato il suo testamento spirituale a soli vent’anni, davanti ad un suo caro amico in coma, con parole che esprimono una sua chiara e precisa volontà: “Se non posso essere quello che sono adesso, preferisco morire”, lontana dall’immaginare che ”lei stessa sarebbe diventata un caso” che avrebbe suscitato molto scalpore.
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La bestia sta nel corpo dell’angelo di Sheyla Bobba
”La bestia sta nel corpo dell’angelo” non è un libro di Medicina, ma un vero ”manuale” di vita vissuta e da vivere.
La “Bestia” ovvero la malattia si chiama Fibromialgia. L’autrice, che ha vissuto la dolorosa esperienza in prima persona, ha scritto questo libro per dare speranza a tutti quelli che la “Bestia” non ha risparmiato e per quelli che purtroppo non la vedono e… non la riconoscono…e anzi la ritengono una patologia inventata da alcuni medici che invece la sostengono. Per chi non ha un punto di riferimento, è un vero “manuale d’uso” del fibromialgico.
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Storia della mia gente di Edoardo Nesi
La rabbia e l’amore della mia vita da industriale di provincia
Protagonista un imprenditore di Prato, proprietario di una delle più importanti fabbriche di tessitura della celebre città toscana dei ”cenci”. Un’azienda di famiglia, fondata da suo nonno nel 2004, che il nostro protagonista avrebbe dovuto continuare a gestire nel futuro e per sempre, secondo tradizione. Un’azienda solida, che però improvvisamente si trova ad affrontare la più grande crisi economico-finanziaria dei tempi recenti.